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CALCIO | 21 marzo 2014, 15:49

Il primato della Val d'Aveto nasce dalla forza del gruppo

Una folta rappresentanza della squadra in maniera volontaria ha partecipato alla conferenza della curatrice motivazionale Elisabetta Biggio. “Stiamo mostrando il nostro senso di compattezza”. Proseguono, intanto, gli incontri a Casarza. In arrivo nuovi appuntamenti anche a Sestri Levante.

Elisabetta Biggio

Elisabetta Biggio

“Motivare uno sportivo, il talento di pensare in gruppo”. Parole, a volte, di cui si abusa anche nell'ambito dello sport specie da parte di chi è sportivo, ma non conosce in modo approfondito gli equilibri che regolano certe dinamiche delle nostre emozioni.

Ma per fortuna l'affiancamento allo staff tecnico tradizionale di una squadra da parte di uno specialista del settore sta diventando, se non una consuetudine, un terreno che diventa sempre più interessante da essere esplorato.

Nel levante due esempi sono lampanti: Entella e Val d'Aveto. I rispettivi allenatori Luca Prina e Massimo Perego danno molto risalto all'aspetto motivazionale affidandosi a professionisti del settore. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Ma, volendo, si può andare anche oltre i numeri e analizzare attraverso esempi pratici la compattezza che si può creare in un gruppo.

Ecco così che all'incontro che si è tenuto a Casarza, curato da Elisabetta Biggio (curatrice motivazionale della Val d'Aveto), molti giocatori degli Yeti hanno partecipato (in modo volontario) alla serata. Non solo hanno ascoltato, ma hanno anche partecipato in modo attivo intervenendo nell'analisi della dottoressa Biggio.  

“Abbiamo mostrato agli altri il nostro senso di compattezza e di unione tra giocatori e staff – dice proprio Elisabetta Biggio -. E' una cosa che poi, al di là dei risultati, si riflette sul campo”.

Il gruppo alla base dei risultati. Se ne parla tante volte nello sport, anche a sproposito. Nel caso della Val d'Aveto il concetto si basa su fondamenta scientifiche. “La vera motivazione è quella intrinseca, cioè quella che nasce da dentro in maniera naturale per il fatto proprio di far parte di un gruppo – spiega ancora l'esperta -. In questo modo ognuno dà il meglio di sé. E' molto diverso rispetto alla motivazione estrinseca che spesso e volentieri viene recepita come un dovere. Il concetto, tra l'altro, vale anche per molti altri ambiti, ad esempio quello scolastico”.

La serata che ha visto protagonista Elisabetta Biggio fa parte di un ciclo di incontri di ambito, per così dire, sociale, fortemente voluto dal Comune di Casarza. “E' un modo attivo per essere più vicini alla popolazione – dice l'assessore alla cultura Mirella Biasotti -. Le serata stanno avendo un grosso successo grazie all'associazione La Meridiana di Chiavari con la quale siamo entrati in contatto grazie al nostro consigliere Fabio Comes”. Gli incontri, presso Villa Sottanis in via Annuti, proseguiranno, con cadena quindicinale (ogni venerdì), fino al 23 maggio.

A breve, tra l'altro, anche il Comune di Sestri Levante, presso la sede delle conferenze del centro Le Braie in via Portobello darà vita ad un ciclo di incontri dedicati alla famiglia dal titolo “Nascere, crescere, imparare”. Elisabetta Biggio salirà di nuovo in cattedra il 10 aprile alle 21 sempre sul tema motivazionale di uno sportivo all'interno di un gruppo.

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