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CALCIO | 24 ottobre 2014, 09:43

Belli: non voglio smettere di sognare.

Parla il difensore dell'Entella che ha esordito a Cittadella.

Belli: non voglio smettere di sognare.

Quando nel mese di luglio Francesco Belli partì per il ritiro di Sondalo non venne presentato in pompa magna. Anzi, il suo acquisto passò quasi inosservato. Ma provate a chiedere a qualsiasi addetto ai lavori cosa pensa di questo giovane difensore e vedrete che tutti vi risponderanno un gran bene. Dopo la scorsa stagione in serie D vissuta da protagonista e coronata dal ritorno della Pistoiese tra professionisti, per  Francesco è arrivata la chiamata che non ti  aspetti, quella che può cambiare la vita di qualunque giovane calciatore. L' Entella ha puntato su di lui e a Cittadella, dopo tre mesi di duro lavoro, è arrivata l'occasione del debutto in cadetteria. Belli si è fatto trovare pronto, dando un contributo importante ai suoi compangi al fine di centrare la prima storica affermazione esterna in serie B. Il difensore classe '93 racconta a Tuttolevant le sue emozioni pochi gionri dopo il suo debutto. 

Francesco, partiamo subito da lunedì sera. Che emozione ti ha suscitato il tuo debutto in cadetteria?

È successo tutto così in fretta che non ho neanche  avuto modo di realizzare che il mister stesse parlando proprio con me. Ho cercato di non farmi  travolgere dalle emozioni  rimanendo concentrato al fine di aiutare i miei compagni a portare a casa i tre punti. Sono quindi  doppiamente conento sia per il mio debutto sia per il risultato finale.

Parliamo di te. Ci puoi fare un bilancio di questi primi tre mesi passati a Chiavari?

Sono stati tre mesi estremamente positivi per me, mi sono ambientato subito molto bene e ho trovato in Chiavari una città accogliente e tranquilla. Ho cercato fin dal primo gionro di mettermi a disposizione del mister e, aver giocato a Cittadella, per me non è stato altro che il coronamento di questi primi mesi di lavoro. Voglio però che questo sia solo l'inizio, lavorerò sempre di più per ritagliarmi il maggior spazio possibile.

L'anno scorso sei stato tra gli artefici del ritorno della Pistoiese tra i professionisti. Come si è materializzata la possibilità di venire a giocare all'Entella?

Non è stata una trattiva troppo lunga, ero fin da subito entusiasta di questo progetto e tutti me ne avevano parlato molto bene. Questo club punta sui giovani e ciò è stato un elemento determinante ai fini della mia decisione. La società mi era venuta vedere molte volte l'anno scorso. Noi conducevamo un campionato di vertice e esprimevamo un ottimo calcio, sono contento che questo mi abbia aiutato a farmi apprezzare dall'Entella la quale ha subito creduto in me.

Come ti trovi a Chiavari? Cosa ti piace fare al di fuori degli allenamenti?

A Chiavari mi trovo molto bene, c'è il mare e questa per me è già un' ottima cosa. Durante la settimana cerco di condurre una vita tranquilla: spesso con il  mio compagno di casa Malele usciamo a fare una camminata in passeggiata mare. Mi piace vivere la città e assaporarne la sua tranquillità, credo che per un ragazzo che eserciti la mia professione vivere un'esperienza del genere qui sia fantastico.

Arrivi in una squadra che ha sempre messo al centro dei propri progetti i giovani. In questo senso come è stato il tuo processo di adattamento all'interno del gruppo?

Mi trovo molto bene con i miei compagni, ho trovato un grande gruppo composto da tanti giovani di valore misti a ragazzi con grande esperienza. Cerco di imparare il più  possibile da loro, ho  il privilegio di allenarmi quotidianamente con grandi campioni e questo per me deve essere motivo di grande orgoglio.

Vista l'emergenza in difesa, ti aspetti di giocare qualche minuto anche sabato contro il Frosinone?

Sinceramente non lo so. È normale che io lo speri ma qualunque sarà la decisione del mister la accetterò con grande entusiasmo. Io sono a  disposizione e cercherò di  dare il massimo in allenamento per ritagliarmi più spazio possibile.

Una grande personalità mista a un pò di sana incoscienza tipica della sua giovane età: questo è Francesco Belli. Si ispira a  giocatori affermati come Maicon e De Sciglio e non vuole certo smettere di sognare.

Nicolò Pagliettini

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