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ALTRI SPORT | 28 novembre 2014, 09:59

Podismo, Francesco Crupi racconta la sua esperienza lungo il Cammino di Santiago

Grande appassionato di Ultra Trail, residente a Borzonasca, insieme all'amico Maurizio Angella ha percorso circa 800 km in una dozzina di giorni, prevalentemente di corsa

Francesco Crupi lungo il Cammino di Santiago

Francesco Crupi lungo il Cammino di Santiago

Sono partito di sabato mattina con mia moglie Simonetta e mio figlio Giulio in direzione aeroporto di Bergamo, dove ho incontrato il mio compagno di avventura, Maurizio Angella, accompagnato dalla moglie Nadia e dal figlio Diego, e Walter Codeluppi che doveva occuparsi della logistica.

Partenza alle 14.20 circa in direzione Saragoza (Spagna), durante il viaggio in aereo raccontavo l’agitazione e l’ansia che mi affliggevano per la lontananza temporanea da mia moglie e da mio figlio, e per la dura prova che dovevamo affrontare, io e Maurizio, il Cammino di Santiago di Compostela, in poco più di dieci giorni per una distanza totale di 800 km circa.

All’arrivo a Saragoza alle 16.30 siamo andati a ritirare l’automobile a noleggio, passati a Pamplona per fare gli ultimi acquisti, successivamente ci siamo diretti verso Saint Jean Pie da Port (Pirenei Francesi), visto che l’autovettura presa a noleggio non era assicurata in Francia abbiamo pernottato al confine.

La mattina seguente ci si siamo preparati e diretti verso la partenza, a Saint Jean Pie da Port, poco meno di 10 km di distanza. Una volta arrivati, siamo andati nell’apposito ufficio e abbiamo fatto vidimare la “Credenziale”, che sarebbe (per chi non lo sa), un documento con cui si attesta che il possessore (pellegrino) sta effettuando il Cammino di Santiago di Compostela; durante il tragitto si è chiamati a farlo vidimare così da dimostrare da aver effettuato tutto il percorso, sino alla conclusione del Cammino.

Partenza e inizio del Cammino alle ore 10, inizio duro con un notevole dislivello positivo (salita), lungo tutto il tragitto incontriamo altri pellegrini, di varie nazionalità: chi lo fa camminando, chi in bicicletta, io e Maurizio lo facciamo correndo, per terminarlo nel più breve tempo possibile; arrivati a Roncisvalle (Spagna) raggiungiamo Walter che ci fa trovare il pranzo pronto.

Finito di pranzare, una rinfrescata veloce, cambio di alcuni indumenti, e logicamente delle scarpe, e partenza. Verso sera abbiamo raggiunto Zubiriper, coprendo una distanza di 55 km, montato il campo base abbiamo fatto una doccia e cenato, e poi a dormire, sveglia ore 3, ci siamo preparati e siamo partiti un’oretta dopo. Facevamo all’incirca una media di 70-80 km al giorno, partivamo verso le 4 del mattino per fermarci dopo 14-15 ore di misto tra corsa e cammino, sino a quando non abbiamo raggiunto Santiago di Compostela.

Erano le 10 del mattino. Abbiamo fatto l’ultimo giorno 20 km, perché a dire di Maurizio, che aveva fatto il cammino altre volte, è bello arrivarci al mattino e non alla sera. Maurizio aveva proprio ragione. Ho provato emozione e commovente felicità sul monte Gozo, che sovrasta la città di Santiago, dove si trova una pietra con scritto Santiago di Compostela km 0.

Lì ho realizzato che avevamo portato a termine una dura prova. Abbiamo percorso all’incirca 800 km in dodici giorni, abbiamo avuto momenti di sconforto per vari problemi fisici. Piangevo per la tendinite alle caviglie, ma non per il dolore, ma per il timore di non riuscire a concludere il cammino, anche per questa ragione mi sono commosso all’arrivo. Maurizio è una grande persona e se non ho mollato, probabilmente, è proprio per merito suo.

La decisione di fare il cammino l’avevamo presa verso aprile, quando parlando con Maurizio avevo espresso il desiderio di intraprendere questo cammino in solitaria e Maurizio mi rispose che l’aveva già fatto e che lo avrebbe rifatto, anche se per problemi di lavoro lo avrebbe potuto rifare soltanto da fine estate in avanti. Il mio desiderio era quello di arrivare a Finisterre sull’Oceano, ma visto i problemi fisici non sono riuscito nel mio intento.

Maurizio saggiamente mi ha detto che Finisterre non scappa, quindi appena possibile ripartirò per effettuare l’ultima tratto del cammino, Santiago-Mouxia-Finistierre di 130 km, che penso di fare in una tappa unica; se mi seguiranno, porterò con me mia moglie Simonetta e mio figlio Giulio.

Per quest’anno penso di aver concluso le mie corse. Ho percorso 1.550 km dall’inizio dell’anno, in diversi Trail. Probabilmente mi merito un po’ di riposo, anche se devo confessare che corro sempre per tenermi allenato e che se entro l’anno ci fosse ancora qualche Trail che mi dovesse attirare, nessuno mi vieta di parteciparvi. In vista del prossimo anno ho già in mente alcune cose, che però al momento non mi sento di dire, ma in futuro sono certo che si sentirà ancora parlare di me.

Francesco Crupi

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