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ALTRI SPORT | 23 maggio 2016, 10:06

Rugby, il Reggio sale in Eccellenza ma la Tossini Pro Recco è già pronta a ripartire

A Viadana, nel Mantovano, la finale playoff della serie A ha visto gli emiliani imporsi per 33-5, ma gli Squali hanno avuto la forza e l’orgoglio per lottare sino all’ultimo al cospetto di un avversario che ha confermato di avere una marcia in più

La finale playoff della serie A di rugby ha visto la Conad Reggio Emilia avere la meglio sulla Tossini Pro Recco

La finale playoff della serie A di rugby ha visto la Conad Reggio Emilia avere la meglio sulla Tossini Pro Recco

Si conclude con la promozione in Eccellenza della Conad Reggio il campionato di serie A 2015-2016: sul campo neutro di Viadana, troppo forti gli emiliani per la Tossini Pro Recco, che cede per 33-5 senza però smettere mai di lottare.

I diavoli reggiani, che avevano costruito la squadra puntando fin dalla scorsa estate a questa promozione, hanno messo in campo tutta la loro superiorità, soprattutto quella fisica e atletica, aiutati ulteriormente anche da una panchina lunga e di altissima qualità.

Gli Squali, arrivati a questa finale, la terza in quattro stagioni e la seconda consecutiva, al termine di una stagione largamente al di sopra delle aspettative, con tanti giovani, una mischia mai così leggera e all’inizio di un nuovo ciclo, escono dal campo a testa alta, nonostante il punteggio pesante, e possono guardare al futuro con grande fiducia, consapevoli di aver portato a termine un campionato di livello in condizioni per niente facili e di avere un pubblico meraviglioso.

Ampiamente più lontani da Viadana rispetto ai reggiani, centinaia di sostenitori biancocelesti hanno invaso gli spalti dello stadio Zaffanella sostenendo la squadra senza sosta sino all’ultimo secondo e salutando la premiazione del secondo posto con applausi, lacrime ed ovazioni.

Guarda avanti Diego Galli, coach della mischia recchelina: <Le sconfitte bruciano sempre, ma domenica, a differenza di 12 mesi fa, sappiamo di essere ad un punto di ripartenza e non in un momento di chiusura di un ciclo.

Abbiamo iniziato questa stagione non sapendo cosa aspettarci e puntando a salvarci, con un gruppo tutto da ricostruire, tanti giovani e dopo aver perso giocatori di altissimo livello in ruoli chiave ed in particolare in mischia.

Dopo aver rischiato di non qualificarci neppure alla poule promozione, alla fine l’abbiamo vinta e poi abbiamo anche superato Colorno in semifinale.

Abbiamo poco da rimproverarci anche per la partita di domenica, giocata contro una squadra chiaramente più forte ed attrezzata, con tante risorse e giocatori di livello e allenatissimi. Ne usciamo comunque sicuramente a testa alta e da qui ripartiamo guardando avanti>.

Gli fa eco Davide Noto, tallonatore, che ha vissuto in campo tutte e tre le finali e che domenica ha sentito pienamente il peso del pack reggiano: <Domenica purtroppo era parecchio difficile per noi riuscire a vincere, e ce ne siamo accorti in fretta: troppa la differenza sul piano fisico e veramente tanti i kg a nostro sfavore in mischia.

È vero che la capacità tecnica può fare moltissimo, ma la componente fisica, quando è così tanto sbilanciata, purtroppo diventa determinante.

Forse un arbitraggio più lucido nel primo tempo avrebbe permesso di vedere almeno una partita più equilibrata, ma questo non inficia né i meriti e le qualità del Reggio né la nostra determinazione nel lottare sino alla fine>.

La perfetta rappresentazione di questo spirito è la meta della bandiera segnata da Torchia sul filo del fischio finale, figlia di un’azione insistita, di forza, disperazione, volontà di non lasciare il tabellino a zero, anche per il pubblico, che ha salutato la marcatura con un’ovazione da vittoria perché, nonostante il risultato di domenica, è difficile poter rimproverare qualcosa agli Squali: partita dopo partita hanno saputo rimettersi in piedi, lottare, crescere, appassionare, emozionare e far sognare.

I reggiani tornano in Eccellenza dopo due stagioni in serie A, gli Squali collezionano la terza medaglia e coppa del secondo posto e guardano al futuro.

Domenica hanno giocato la finale in maglia biancoceleste, tra gli altri, un non ancora diciottenne, quattro freschi maggiorenni ed un quasi ventenne: emozionati, segnati dalla battaglia, doloranti, stravolti dalla fatica e dalle lacrime, è da loro che si riparte, con i più esperti a guidarli e come sempre tutti insieme.

Tabellino (a cura della Fir).

Conad Reggio-Tossini Pro Recco 33-5

Marcatori. P.t. 8’ m. Manghi tr. Farolini (7-0); 12’ cp. Farolini (10-0); 17’ cp. Farolini (13-0); 24’ m. Mandelli tr. Farolini (20-0); s.t.: 6’ m. Cazenave (25-0); 8’ m. Farolini (30-0); 31’ cp. Farolini (33-0); 39’ m. Torchia (33-5).

Conad Reggio: Garulli; Ciju (23’ st. Maghenzani), Daupi (36’ st. Quaranta), Ferrari, Masini; Farolini, Cazenave (cap, 30’ st. Canali); Mannato, Dell’Acqua, Vaki (3’ st. Rimpelli); Mandelli, Devodier (13’ st. Torlai); Redolfini (9’ st. Fiume), Manghi (9’ st. Gatti), Bergonzini (9’ st. Lanzano). Allenatore Manghi.

Tossini Pro Recco: Gaggero (3’ st. D’Agostini); Neri, Tassara, Quintieri (3’ st. Torchia), Bisso; Agniel (cap), Villagra (11’ st. Di Tota); Regestro, Ciotoli (9’ st. Nese), Rosa; Metaliaj, Mastrolorenzo (11’ st. Gerli); Corbetta (1’ st. Massone), Noto (23’ st. Barisone), Bedocchi (6' st. Avignone). Allenatore Villagra.

Arbitro Tomò

Cartellini: 20’ pt. giallo Neri (Recco); 34’ st. rosso Metaliaj (Recco)

Note: campo in perfette condizioni, 1.500 spettatori circa. In tribuna l’ex CT dell’Italia Jacques Brunel.

Emy Forlani - Addetta stampa e comunicazione Pro Recco Rugby

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