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ALTRI SPORT | 27 agosto 2016, 15:27

Rugby, cinque domande ai sei nuovi Squali

I nuovi acquisti della Pro Recco si presentano in vista della prossima stagione da affrontare da protagonisti nel campionato di serie A

I sei nuovi acquisti della Pro Recco Rugby, dall'alto, a sinistra, in senso orario: Andrea Actis, Franco Lamanna, Mirko Monfrino, Alex Panetti, Simone Di Valentino e Willem Heymans

I sei nuovi acquisti della Pro Recco Rugby, dall'alto, a sinistra, in senso orario: Andrea Actis, Franco Lamanna, Mirko Monfrino, Alex Panetti, Simone Di Valentino e Willem Heymans

Sono sei i nuovi giocatori arrivati da fuori a rinforzare la prima squadra della Pro Recco Rugby in questa stagione: in attesa di vederli all’opera si fanno conoscere con le loro risposte a queste cinque domande, uguali per tutti:

1- Dove e a quanti anni hai cominciato a giocare a rugby? 2- Perchè il rugby? 3- Il giocatore più forte di sempre secondo te? 4- Il rugby in 3 parole. 5- Cosa ti aspetti da questa tua prima stagione a Recco?

Willem Heymans (Sudafrica, 1988, centro)

1- A 7 anni, nella mia scuola.

2- Il rugby è lo sport principale in Sudafrica, ed è quasi come una religione: tutti ne vanno pazzi, inclusa la mia famiglia, che mi ha trasmesso questo grande amore.

3- Sono diversi i grandi giocatori che hanno saputo cambiare il rugby: solo per dirne alcuni, il sudafricano Danie Gerber e gli All Blacks Lomu, Dan Carter e Barret.

4- Controllo, forza, amicizia.

5- Spero di aiutare la squadra e di fare la differenza dove posso, sia dentro che fuori dal campo. So che Recco ha un gruppo forte e stretto come una famiglia e vorrei farne parte il più presto possibile, perché è più bello giocare con gli amici e per gli amici e ci si diverte di più. Voglio lavorare tanto e divertirmi tanto, e magari non solo quest’anno.

Franco Lamanna (Uruguay, 1991, 2^-3^ linea)

1- A 11 anni, nel Carrasco Polo Club, la mia squadra in Uruguay.

2- Giocavo a calcio, ma mi piaceva l’idea di uno sport di contatto e così ho provato.

3- Richie McCaw.

4- Passione, rispetto, lavoro.

5- Mi auguro di disputare una buona stagione, in questa squadra che ha giocatori di qualità per far bene. Al di fuori del rugby, voglio imparare ancora di più della cultura italiana.

Alex Panetti (Italia, 1991, utility back)

1- A 10 anni, a Colleferro, dove sono nato e cresciuto.

2- Perché è uno sport di squadra e, da quando un amico di famiglia mi avvicinò a questo gioco, non mi sono piu staccato!

3- Rispetto, amicizia, unione.

4- Richie McCaw.

5- Mi aspetto di vincere il campionato e cercherò di dare il massimo per aiutare la squadra nel raggiungimento di questo obbiettivo.

Mirko Monfrino (Italia, 1992, 2^-3^ linea)

1- A 6 anni, a Torino, la mia città.

2- Diciamo che è stata una cosa piuttosto naturale, dato che sia mio padre che mio zio sono rugbisti da una vita.

3- Wilkinson, anche per la sua volontà di migliorare sempre se stesso anche quando era già al top.

4- Formativo, fisico, aggregante.

5- Per il mio primo anno qui a Recco spero di poter contribuire ad aiutare la squadra a raggiungere gli obbiettivi stagionali e, personalmente, vorrei riuscire ad avere continuità di utilizzo e di prestazioni, che forse è quello che più mi è mancato nelle ultime stagioni.

Simone Di Valentino (Italia, 1993, pilone)

1- A 15 anni, a L’Aquila.

2- Mio padre mi ha invogliato ad incominciare questo percorso, anche lasciando casa mia e andando a vivere a L’Aquila in un convitto.

3- Ce ne sono tanti, a partire da Lomu, Campese, Dominguez, fino a Wilkinson.

4- Umiltà, rispetto, passione.

5- A livello di squadra faremo grandi cose, perchè abbiamo una squadra competitiva in ogni reparto. A livello personale voglio giocare il più possibile e crescere tanto nel gioco di mischia, togliermi tante soddisfazioni e darne tante a chi segue questa squadra ogni domenica.

Andrea Actis (Italia, 1996, pilone)

1- A 14 anni, a La Spezia.

2- Scelsi il rugby un po’ per caso e anche per ignoranza, perché in realtà dovevo andare a fare football americano! Ho continuato col rugby perché, fin dal primo allenamento, avevo capito di aver trovato il mio sport, considerando anche i tanto odiati (e poi tanto benvoluti) chili di troppo che mi avevano sempre impedito di praticare altre discipline.

3- Richie McCaw, grande flanker e leader in campo.

4- Sportivo, intelligente, duro.

5- Mi aspetto una stagione dura ma piena di soddisfazioni e soprattutto una grande crescita personale in particolare sulla mischia chiusa, che è un po’ il marchio di fabbrica di Recco.

Emy Forlani - Addetta stampa e comunicazione Pro Recco Rugby

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