Lo spagnolo Abel Anton ha scritto alcune delle pagine più belle della maratona mondiale. Il longilineo mezzofondista di Soria, classe 1962, si era distinto da giovane in pista con responsi cronometrici di valore internazionale come 13’15’’17 sui 5.000 metri e 27’51’’37 sui 10.000 metri.
Nel 1994 agli Europei di Helsinki si laureò campione continentale dei 10.000 superando, in una volata emozionante, il belga Vincent Rousseau.
Di lì a poco la scelta di darsi alla maratona, consacrando la “via spagnola ai 42,195 chilometri” che era stata inaugurata qualche tempo prima da Martin Fiz.
Dopo l’esordio nel 1996 ecco la grande impresa ai Mondiali di Atene del 1997. Un po’ ripetendo il duello “fratricida” italiano fra Bordin e Pizzolato sulle strade di Stoccarda del 1986, dopo un dominio netto sul caldo percorso greco, è Anton a sfruttare il “kick” terribile e a vincere proprio sull’ultimo rettilineo in pista: 2 ore 10’ 16’’ contro 2 ore 10’ 21’’ di Martin. La bandiera giallorossa spagnola sventola al cielo.
Due anni dopo sono in tanti a sperare in un’altra affermazione sulle strade di Siviglia: questa volta Abel se la vede con il nostro Massimo Vincenzo Modica, che lo tallona fino al 39° chilometro.
Ma ancora una volta lo spunto superiore dell’ex mezzofondista di Soria ha la meglio. Il trionfo di Anton ancora una volta avviene nello stadio di Siviglia, con il secondo titolo iridato colto con 2 ore 13’ 36’’ davanti a Modica, in 2 ore 14’ 03’’.
Ebbene, questo grande atleta (ha un personale sulla maratona di 2 ore 07’ 57’’) correrà (e pensiamo, ancora con velleità) la mezza maratona internazionale delle Due Perle il prossimo 5 febbraio.
Danilo Mazzone- Ufficio stampa Atletica Due Perle
