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ALTRI SPORT | 12 gennaio 2017, 07:10

Atletica, le parole di Martin Fiz in vista della mezza maratona delle Due Perle

L'ex campione basco, iridato di maratona a Goteborg '95, e vincitore anche l'anno prima agli Europei di Helsinki, sarà al via, il prossimo 5 febbraio, della gara che si correrà tra Santa Margherita e Portofino

Il vittorioso arrivo di Martin Fiz alla maratona iridata di Goteborg del 1995

Il vittorioso arrivo di Martin Fiz alla maratona iridata di Goteborg del 1995

Helsinki, 14 agosto 1994. Maratona dei campionati europei. Anticipando i tempi, il podio è un "triplete" spagnolo. Martin Fiz vince in 2 ore 10'31" davanti a Diego Garcia e Antonio Juzdado. Il mondo scopre la via "ispanica" alla maratona.

Un anno dopo Martin, nativo di Vitoria (Paesi Baschi), vince il titolo mondiale a Goteborg dopo un duello titanico con il messicano Dionicio Ceron. Ed è l'inizio di un mito, che poi vedrà altre acmi ad Atene 1997 (argento in un'altra edizione dei Mondiali), e primi posti nelle maratone di Rotterdam, Seoul, Lago Biwa (Giappone, due volte) e Otsu (Giappone).

Ce ne sarebbe abbastanza per sentirsi sazi di titoli e prestazioni (2 ore 08'05" in maratona, tanto per fare un esempio), ma la passione e la classe del campione spagnolo sono immense, quasi eterne.

Così, a 54 anni, Fiz sarà al via, domenica 5 febbraio, della mezza maratona internazionale delle Due Perle. Con quali sensazioni?

<E' bellissimo continuare a correre dopo avere ottenuto titoli mondiali. Ci sentiamo dei privilegiati perché facciamo quello che più amiamo. Per me continuare a correre non rappresenta affatto una fatica>.

Qual è stata la soddisfazione più bella della tua carriera?

<Senz'altro la vittoria nel campionato del mondo 1995. A livello emotivo, però, mi sento legato all'arrivo degli Europei '94, quando io, Diego Garcia e Alberto Juzdado conquistammo un podio tutto spagnolo. Indimenticabile>.

Come hai trovato cambiato il mondo della corsa su strada negli ultimi anni?

<L'unico cambiamento che ho avvertito è la massiccia partecipazione delle donne nel running e, a livello professionistico, il dominio africano nelle gare di fondo e velocità>.

Qual è la situazione attuale del mezzofondo e della maratona spagnoli?

<Sta avvenendo un cambiamento generazionale, come del resto in Europa. C'è bisogno di punti di riferimento  per la promozione dello sport>.

Con quali obiettivi correrai a Santa Margherita (Fiz corre attualmente la maratona in meno di 2 ore 30')?

<Io me la passo bene soffrendo, quindi correrò al massimo delle mie possibilità. C'è la possibilità di correre insieme con Baldini e Anton, e questo mi dà una carica formidabile>.

Che consigli daresti a un Master?

<Si goda questo sport senza farlo diventare un'ossessione. I benefici di fare atletica a una certa età sono più che altro psicologici>.

Tu, Anton e altri avete scritto la storia del podismo per il vostro Paese. Quale era il vostro segreto?

<C'è solo un segreto, allenarsi con la testa e entusiasmo per raggiungere gli obiettivi che ci si prefigge>.

Cs- Danilo Mazzone, in collaborazione con Stefano Pampuro

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