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ALTRI SPORT | 13 luglio 2014, 10:52

Hanno preso il via i campionati italiani di pesca a mosca

Le prime due prove sono andate in scena nelle acque dei fiumi Aveto e Trebbia. In testa alla classifica generale si è portato il chiavarese Angelo Ferrari, in forza alla Stone Fly di Aosta. La prima prova è andata a Stefano De Martini della Fly Genova, la seconda a Valerio Santi Amantini, compagno di squadra di Ferrari. Le prossime due prove il 19 e 20 luglio nel Sesia

Angelo Ferrari, a sinistra, con il direttore di gara, nonchè responsabile dell'agonismo mosca per la sezione di Genova della Fipas, Giorgio Filippone

Angelo Ferrari, a sinistra, con il direttore di gara, nonchè responsabile dell'agonismo mosca per la sezione di Genova della Fipas, Giorgio Filippone

Organizzate dal Fly Club di Genova, sono andate in scena nei giorni scorsi le prime due prove del campionato italiano della pesca a mosca.

Palcoscenico di questa sfida le pescosissime acque genovesi dell’Aveto e del Trebbia, per ospitare i 32 finalisti provenienti dai gironi eliminatori degli zonali di tutta Italia.

Responsabili dell’organizzazione per conto della Fipsas, il gdg nazionale Luisella Lavetto e il direttore di gara Giorgio Filippone (nonché responsabile dell’agonismo mosca della sezione di Genova della Fipsas). Le due prove prevedevano un settore da 16 concorrenti in Aveto e altrettanti in Trebbia, suddivisi in box, ciascuno di almeno 300-400 metri. Come ormai noto, la pesca si svolgeva su pesce naturale (senza immissione) e con l’obbligo di no kill (rilascio immediato dopo la misurazione).

Il clima ci ha messo lo zampino, guastando la festa nel pomeriggio del secondo giorno, quando le forti piogge hanno alzato i livelli dell’Aveto, obbligando gli organizzatori a interrompere la gara per motivi di sicurezza.

Da queste due prove, la classifica generale provvisoria che ne scaturisce vede in testa il chiavarese Angelo Ferrari (ma portacolori dello Stone Fly Aosta) con 5 penalità (3+2), seguito da Luigi Pietrosino (Asd Cossatese) con 5 penalità (1+4), terzo Valerio Santi Amantini (Stone Fly Aosta) con 6 penalità, quarto Federico Santi Amantini (il figlio d’arte della Stone Fly).

Per i padroni di casa, troviamo al 6° posto Stefano De Martini e al 7° Carlo Sciaguri (ambedue del Fly Club Genova) con 10,5 penalità, quindi comunque ben piazzati e perfettamente in linea con le previsioni.

Piazzamenti di gara. Nella prima prova parte benissimo Stefano De Martini, sorteggiato in Aveto, che vince il settore e l’assoluto con ben 34 trote, seguito al secondo posto di settore da Valerio Santi Amantini con 27, e al terzo da Angelo Ferrari con 24 trote.

In Trebbia l’altro settore viene vinto da Luigi Pietrosino con 16 trote, seguito da Carlo Sciaguri con 15 pesci e Matteo Capurro, l’altro ligure del Cpm Imperia, anch’egli a quota 15 trote.

Nella seconda gara il settore del Trebbia incorona l’assoluto, andato al vincitore Valentino Santi Amantini con 17 trote, secondo di settore Angelo Ferrari, con 15 pesci, terzo Massimiliano Stefanelli (Cpm Imperia), con 10 trote.

Nel settore dell’Aveto il fiume, improvvisamente gonfiato dalle violenti piogge, ha fatto interrompere i “patimenti” dei partecipanti, che annaspavano già da un paio d’ore, sotto una pioggia incalzante, in acque decisamente limacciose, senza peraltro catturare granché.

Vince il settore l’unico che trova 10 trote disposte ad aggredire un artificiale costruito in pelo o piume, ovvero Daniele Curti (Asd Fly Val Chisone), seguito da Federico Santi Amantini con 4 trote e da Angelo Galli (Alta Lura) anch’egli con quattro pesci.

Prossime prove del campionato italiano di specialità in programma sabato 19 e domenica 20 luglio lungo le acque del fiume Sesia.

Umberto Righi - Comunicato stampa Fi.Ma Chiavari

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