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CALCIO | 02 giugno 2015, 08:50

"E' finito un ciclo della mia vita da allenatore: peccato per la retrocessione ma quel campionato vinto rimarrà nella storia"

Si chiude l'esperienza di Massimiliano Zanasi al San Lorenzo, dopo che aveva allenato, a Santa Margherita, anche la Rapid Nozarego. Il tecnico ha avuto richieste da alcune società di Genova ma preferisce rimanere in Riviera

"E' finito un ciclo della mia vita da allenatore: peccato per la retrocessione ma quel campionato vinto rimarrà nella storia"

È finita. Con una velata malinconia ma anche con tanto orgoglio e felicità di tutti i momenti intensi vissuti. "Posso dire che è finita" confida Massimiliano Zanasi. "È finito un macro ciclo della mia vita da allenatore, intenso, vero e bellissimo, e soprattutto nella città in cui vivo - spiega Zanasi -. Chiudo una parentesi che mi ha segnato in questi sei anni, dove appunto mi segna il cuore di quattro colori per me importantissimi, il giallo blu della Rapid Nozarego e il nero verde del San Lorenzo. Ho allenato le due squadre dilettantistiche di Santa Margherita Ligure, ovviamente la Sammargheritese rimane la prima squadra di Santa e altrettanto ovviamente non la reputo così dilettantistica come le squadre di cui sto parlando ed è proprio per questo che sto facendo questo discorso".

Massimiliano Zanasi ha avuto qualche interessamento e richiesta da Genova (dove ha giocato per tantissime stagioni) ma preferirebbe rimanere nel Levante, ormai la sua casa da tanti anni. Zanasi ha allenato prima la Rapid Nozarego, poi il San Lorenzo della Costa, fino al termine di questo campionato di Prima categoria. "Anni meravigliosi che mi hanno fatto conoscere, vivere, respirare ed adorare un infinità di ragazzi, dispiace che con qualcuno sia finita con poche pacche sulle spalle, ma anche questo è calcio purtroppo, ma il rispetto da parte mia mai verrà a mancare verso queste persone - precisa Zanasi -. Ovvio chiudo un ciclo con una retrocessione che fa male e parecchio, proprio perché sapevo che sarebbe stata la mia ultima parentesi, ma come ho sempre fatto e sempre detto dentro allo spogliatoio ad i miei ragazzi, non serve a nulla vedere il negativo e viverci sopra, come colui che sbaglia un gol e continua per tutta la partita a pensarci senza crearsi un altra occasione".

È finita male a livello calcistico, appunto con una retrocessione amara e dura da digerire, per le critiche ("che sarebbero probabilmente anche giuste e comunque accettate" osserva Zanasi") ma soprattutto "per gli insulti e le cattiverie subite, ma pazienza anche questo è il calcio, dare voce a chi di voce ne ha poca nel triste quotidiano. Ma non voglio pensare di chiuderla così, è vero abbiamo perso i playout, dove non li abbiamo nemmeno mai giocati, ci siamo arrivati scarichi, stanchi e poco concentrati, ma perché siamo stati bravi, e qui mi permetto di prendermi un piccolo merito, a tenere in piedi la baracca, una stagione all'ultimo posto e ad un certo punto spacciati, sarebbe stato più semplice far affondare la nave, invece lo spogliatoio è rimasto tale, unito, convinto e desideroso di non arrivare ultimo, ed è questo che prima di tutto mi viene in mente quando penso a questa annata".

Zanasi aggiunge: "La capacità di non mollare mai, di crederci, di avere rispetto per chi sta al tuo fianco nello spogliatoio, ed è così che lascio come allenatore. Ho avuto la fortuna e il privilegio di allenare dei ragazzi per sei anni, e sarà la cosa che più mancherà di tutto questo. La loro amicizia ed il loro rispetto, ma è stato un vero onore allenarli per così tanti anni. Come avevo detto in un intervista un po di tempo fa, ho imparato molto da questa esperienza del San lorenzo dal presidente Alberto Balsi, uomo di poche parole e poca presenza (ognuno ha un po di pecche) ma di una onestà e moralità invidiabili, ma soprattutto ho avuto da questa esperienza con il San Lorenzo la possibilità di vincere un campionato, di gioire e godere con dei ragazzi fantastici e che porterò sempre dentro al cuore, chiudendo un cerchio che avrei voluto chiudere molto volentieri, un paio di anni fa,con una società che ho amato e mi permetto di dire anche ricostruito dalle macerie e portato avanti che è la Rapid Nozarego"

Il futuro di Zanasi: "Spero di avere l'occasione di continuare a fare il lavoro più bello che si possa fare che è quello dell' allenatore, poter costruire, soffrire, gioire e vincere insieme ad un gruppo di ragazzi, speriamo e vedremo. Per adesso non mi rimane veramente che, ringraziare tutti ma proprio tutti coloro hanno attraversato e camminato insieme a me in questa esperienza, chiudere il mio zaino pieno di esperienza e ricordi, caricarmelo sulla schiena e proseguire il mio cammino con un bellissimo e genuino sorriso sulla faccia pensando a tutte le scenette, gli scazzi, gli abbracci, i dolori e le gioie vissute. Grazie per questi bellissimi anni e quindi forza Rapid Nozarego e forza San Lorenzo. E comunque sia andata, come ho scritto al presidente del San Lorenzo, Alberto Balsi, la nostra storia finisce con una retrocessione che fa male, ma con anche con una bellissima coppa sopra ad una mensola che ci legherà per il resto della vita. Con profondo rispetto e amicizia, grazie veramente a tutti per queste fantastiche emozioni".

 

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