CALCIO | giovedì 28 marzo 2024 19:24

CALCIO | 01 ottobre 2014, 09:39

Garilli si presenta:"Qui nel segno della continuità"

Parla il nuovo presidente Aia Chiavari:”Largo ai giovani. Dialogo aperto con le società, ma ognuno deve fare la propria parte”.

Garilli si presenta:"Qui nel segno della continuità"

Piero Garilli si presenta anche se il nuovo presidente dell'Aia di Chiavari non avrebbe bisogno di essere presentato visto che nel mondo degli arbitri c'è da una vita. Ha sempre recitato uno dei ruoli più delicati ed importanti, ma poco sotto i riflettori: cassiere della sezione con incarichi anche a livello regionale sempre con ruoli simili.

Ora un nuovo incarico: quello di presidente di sezione. “L'amico Roberto Gandini è andato a ricoprire un incarico a livello regionale nello staff del presidente Mauro Bergonzi – spiega Garilli -. C'era bisogno di portare avanti l'ottimo lavoro che è stato fatto in questi anni. La mia gestione sarà nel segno della continuità. Tra due anni, con le nuove elezioni, si farà una valutazione”.

Proprio per garantire la continuità, Garilli, lombardo di origine trasferitosi a Chiavari per motivi di lavoro nel 1982, ha voluto al suo fianco gli esperti Bacigalupi e Filangeri. Vecchia guardia, dunque, ai vertici, ma largo ai giovani tra coloro che scenderanno in campo. “Anche nel mio lavoro ho sempre voluto dare fiducia ai ragazzi – spiega Garilli -. Noi abbiamo la possibilità di farlo. Qualche anno fa la sezione era ridotta a soli ottantacinque tesserati. Oggi siamo centoventicinque”.

Garilli, esperto di numeri per formazione professionale (è stato dirigente di banca), è stato l'artefice della benemerenza che la sezione di Chiavari ha ricevuto due anni fa per il buon andamento economico della sezione in relazione ai risultati ottenuti.

“Il mio compito sarà votato alla continuità – dice Garilli -. Ma in un certo senso siamo all'inizio di un nuovo corso. In ambito nazionale abbiamo perso alcune punte di diamante, primo fra tutti Andrea De Marco. Ora è il momento di portare altri giovani a certi livelli. Nomi? C'è Feraudo, ma dietro altri ragazzi promettenti”.

Intanto ecco il messaggio del nuovo presidente alle società. “La riflessione che mi viene da fare è che oggi gli arbitri iniziano la loro carriera dai Giovanissimi dove i giocatori sono già più difficili da gestire rispetto agli Esordienti di una volta – chiude il neo presidente -. Alle società chiedo pazienza se ci sarà qualche errore di troppo. Ma anche noi lavoriamo per far crescere i ragazzi come fanno le società con i loro giocatori. Per quello che mi riguarda sono aperto al dialogo, ma ciascuno deve fare la propria parte”.

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore