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CALCIO | 28 novembre 2014, 11:50

"Idioti e ignoranti, non possono essere definiti tifosi. Anche la Sammargheritese è vittima"

Ecco le parole del presidente Andrea Lenzo dopo la dura sentenza che ha colpito la sua società: due partite a porte chiuse come punizione per gli insulti razzisti all'arbitro Lingamoorthy (della sezione di Genova) della partita di domenica scorsa contro il Rapallo.

"Idioti e ignoranti, non possono essere definiti tifosi. Anche la Sammargheritese è vittima"

"Siamo di fronte a due, tre persone, forse quattro che possono solo essere definite come idioti e ignoranti. Non ci sono altri termini per definire questi personaggi, che non sono tifosi, perché al campo vengono solo quando ci sono i derby contro il Rapallo. Erano anni che non ci seguivano e, probabilmente, la prossima volta sarà la partita di ritorno a Santa Margherita"

Andrea Lenzo, presidente della Sammargheritese, affida alle colonne de Il Secolo XIX, la replica dopo la dura sentenza che ha colpito la sua società: due partite a porte chiuse come punizione per gli insulti razzisti all'arbitro Lingamoorthy (della sezione di Genova) della partita di domenica scorsa contro il Rapallo. 

"La Sammargheritese è vittima due volte – sostiene Lenzo – Da una parte di questo gruppetto di idioti e ignoranti e dall’altra di una norma assurda perché una società dilettantistica non può controllare chi entra allo stadio e perlopiù in trasferta. Massima solidarietà all’arbitro Lingamoorthy, episodi come questi rovinano il calcio". 

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