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CALCIO | 28 aprile 2015, 07:45

Il Leivi torna in Prima categoria, Oneto:”Rifarei tutto anche se da qualcuno mi aspettavo di più...”

Il presidente guarda al futuro:”Abbiamo inserito tanti giovani, saranno la base della Prima categoria con alcuni esperti. La retrocessione? Mi spiace per gente come Ghirlanda che esce sempre dal campo con la maglietta sudata e Portoricco che ci ha messo la faccia”.

Serafino Oneto

Serafino Oneto

“Quando abbiamo cambiato allenatore lo avevo scritto: ora la squadra non ha più scuse”. Arriva la fine del campionato e, puntuale, torna il momento delle riflessioni. Quelle del Leivi sono amare perchè si torna in Prima categoria dopo solo un anno di Promozione.

Serafino Oneto, il presidente, è dispiaciuto. Ma pronto a ripartire. E ripercorre il film del campionato. “Ci eravamo trovati nella condizione di cambiare allenatore oppure quattro-cinque giocatori – racconta -. Ho privilegiato la squadra, ma avevo anche detto che le scuse non ci sarebbero più state. E oggi dico che io che ho commesso moltissimi errori. Ma da qualcuno mi aspettavo di più”.

Accuse di fine campionato? Assolutamente no. Perchè un attimo dopo Oneto sottolinea:”Rifarei tutto dall'inizio alla fine – dice -. La squadra che aveva conquistato la Promozione meritava anche di giocarla. Le cose non sono andate come abbiamo sperato. Ma non incolpo nessuno. Qualcuno ha reso meno rispetto alle aspettative? Succede: la retrocessione è figlia degli errori di tutti, i miei per primi”.

Il futuro sarà “nei tanti giovani che abbiamo lanciato” con l'aggiunta di qualche giocatore esperto. “I nostri non se rimarranno – dice Oneto -. Avranno offerte e si accaseranno. Ma li rimpiazzeremo”.

Il presidente nomi non ne vorrebbe fare. Alla fine, però, uno gli scappa:”Mi spiace per gente come Ghirlanda che esce sempre dal campo con la maglietta bagnata”.

Poi una riflessione sul Portoricco direttore sportivo, allenatore e giocatore. “Ha dato il massimo, so che sta patendo per questa retrocessione, ma non deve darsi colpe – dice -. Nel momento più delicato, forse, non è stato supportato a sufficienza. Ma lui ci ha sempre messo la faccia”.  

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