Subbuteo, il calcio in punta di dito. Quanti ci hanno giocato nel pieno boom di questo gioco? Quanti ci giocano ancora? Non moltissimi, forse. Di certo, però, quelli che sono appassionati di questo gioco fanno le cose sul serio.
Ci sono, infatti, i giocatori incalliti. Ma ci sono anche i collezionisti: gente che cerca (ormai soprattutto in rete) squadre sconosciute che partecipano a campionati dall'altra parte del mondo, ma anche piccoli artigiani che le squadre le costruiscono, personalizzandole con la maglia che più gli piace, magari pescando nella propria città.
Proprio così è nata quella che probabilmente è la prima squadra di calcio ufficiale di subbuteo del Tigullio. Si tratta della Ruentes, società dinamica che quest'anno ha aperto anche un settore giovanile e che non è nuova ad iniziative curiose. L'anno scorso, ad esempio, tra gli sponsor aveva un'attività commerciale di vendita di prodotti erotici attraverso un erogatore meccanico.
Quest'anno altra novità: la squadra di Subbuteo. Le facce, ovviamente, non possono essere personalizzate, ma la maglia è proprio quella a scacchi bianconeri.
A realizzare la miniatura della Ruentes (rispettando tutte le caratteristiche richieste proprio dal Subbuteo) è stato un noto collezionista del Tigullio, Andrea Gandolfo, detto Poppy, rapallese di trentadue anni. Il suo aggancio con la Ruentes? Il direttore sportivo Gabriele Piegari. “Poppy è un mio amico e a lui in questi anni ho parlato spesso della Ruentes – dice Piegari -. Diciamo che attraverso me è diventato anche un po' tifoso. Così ora ha deciso di farci questo regalo. Gliene siamo grati: entrare a far parte del mondo del Subbutueo per noi è motivi di orgoglio”.