Mai così in alto nella propria storia. E il punto più alto dei propri quarant'anni l'Aurora ha deciso di toccarlo in questa stagione.
La squadra di Christian Figone sabato ha superato la semifinale playoff contro il Levanto. All'Andersen è finita 1-1 dopo i supplementari, risultato sufficiente per passare il turno.
Ora sotto contro il Sori. Si gioca di nuovo sabato all'Andersen con la possibilità di giocare (fino ai supplementari) per due risultati su tre.
"Siamo felici, ma non credo sia un mistero - dice Figone -. La società è contentissima, i dirigenti ci hanno già ringraziato per quello che abbiamo fatto. Ora vediamo se riusciamo a renderli ancora più contenti".
Figone parla della gara di sabato scorso:"Siamo partiti molto bene, non siamo capaci a giocare per il pareggio e lo abbiamo dimostrato con l'atteggiamento giusto nella prima mezz'ora. Abbiamo sbagliato qualche gol di troppo e, come spesso succede, alla prima occasione siamo stati puniti. Però in quel momento c'è stata la giusta reazione. Il pareggio trovato da Esposito nel finale di primo tempo è stato fondamentale. Perchè andare al riposo sotto di un gol poteva essere pericoloso. Nel proseguo della partita c'è stato equilibrio. Giusto il pareggio, insomma".
Due nomi hanno brillato su tutti gli altri: Nello Esposito solito bomber che sembra infischiarsene della carta d'identità e Stefano Nicolini che ha messo ad Esposito il gol dell'1-1 e si è procurato nel finale dei tempi supplementari il rigore che poi Castronovo ha sprecato.
Ora sotto con il Sori. Lo spareggio premierà chi la spunterà anche se la perdente potrebbe avere qualche chances. Meglio vincere, però. "Non è una gara facile e non lo dico per mettere le mani avanti - avverte Figone -. Loro sono una squadra attrezzata. Laggiù abbiamo pareggiato, in casa abbiamo vinto ma giocando la migliore gara della stagione. Noi possiamo accontentarci del pari, è vero, ma non speculeremo sul risultato".
