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CALCIO | 18 settembre 2014, 10:04

Verso Spezia-Entella, Sansovini: "Tornare al Picco per me sarà una grande emozione."

Una carriera fatta di sfide con un unico comune denominatore: il goal. Sansovini con le sue reti ha saputo conquistare piazze ambiziose ed esigenti, come quelle di Pescara e Spezia. L'attaccante romano alla vigilia del derby di venerdì sera si è raccontato a Tuttolevante.

Marco Sansovini in Entella-Brescia (foto Carilli)

Marco Sansovini in Entella-Brescia (foto Carilli)

Marco, che emozioni proverai venerdì nel ritornare a giocare al Picco?
"Sicuramente sarà molto emozionante. A Spezia ho vissuto un anno e mezzo importante nel quale ci sono state delle difficoltà ma, personalmente, conservo un ricordo meraviglioso della società e della tifoseria. Tuttavia sono concentrato e spero di fare una grande prestazione."

Che accoglienza ti aspetti da parte dei tuoi ex tifosi?
"Spero buona, lo spero con tutto il cuore. Nei miei anni a Spezia ho sempre cercato di dare il massimo e di onorare la maglia. Io ho un grande ricordo della curva Ferrovia, di conseguenza mi auguro di ricevere una buona accoglienza."

Parliamo di voi. Come state, che settimana avete vissuto?
"Siamo dispiaciuti soprattutto per la sconfitta di sabato ma, essendo solamente l' inizio campionato, siamo stati bravi a non fasciarci la testa e a metabolizzare in fretta questa sconfitta. Abbiamo vissuto una settimana molto tranquilla e siamo pronti a vendere cara la pelle. Sicuramente sarà una partita piena di insidie ma abbiamo capito da queste parti quanto conti per i nostri tifosi. Di conseguenza proveremo in tutti i modi a dargli una gioia."

Chiavari e Speza; secondo te ci sono delle analogie fra le piazze e tra i modi di intenderete il calcio?
"Francamente non credo che vi siano delle analogie. Sono due città diametralmente opposte: a Spezia la pressione dei tifosi e della società è tanto coinvolgete quanto, alle volte, pressante. Non che a Chiavari non vi siano ambizioni o voglia di vincere però qui si respira molta più tranquillità e si può lavorare con maggiore serenità.

Hai dato qualche consiglio a César o Rinaudo sui movimenti di Ebagua?
"Assolutamente no. I nostri centrali sono forti e preparati. Come ho già detto abbiamo grande rispetto dello Spezia, ma non avremo alcun timore reverenziale nei loro confronti."

In settimana abbiamo appreso la notizia del lungo stop di Baldanzeddu. Dal punto di vista sia tecnico che umano quanto vi mancherà Ivano?
"Faccio fatica ad esprimerti quello che ho dentro. Se riprendo a quanto è accaduto a Ivano ho ancora i brividi. Personalmente il rammarico è doppio in quanto avevo già giocato insieme a lui a Spezia e per me è un grande amico. Dal punto di vista tecnico certamente perdiamo un grande giocatore oltre che un grande uomo ma la cosa importante ora è che lui possa riposare e iniziare il suo processo di riabilitazione perché tutti noi lo aspettiamo più forte di prima."

Te lo devo chiedere: in caso di goal esulterai venerdì sera?
"Guarda, voglio risponderti con massima sincerità. Credo ci siano molti modi per dimostrare rispetto nei confronti di chi ti ha voluto bene in passato, ma questa cosa di non esultare la reputo semplicemente una trovata pubblicitaria. Ho grande rispetto per lo Spezia e per la sua gente e non sarà un' esultanza a farmi dimenticare quanto ho dato e ricevuto da loro. Ora però sono all' Entella e devo avere la massima considerazione dei miei nuovi colori e sopratutto massima riconoscenza verso chi, quest' estate, ha creduto in me. Quindi, in caso di goal, esulterò con i miei compagni com' è giusto che sia senza tuttavia mancare di rispetto verso chi ancora porto nel mio cuore."

Nicolò Pagliettini

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