Due volte campione del Mondo a soli vent'anni. In pochi ci riescono. Andrea "Deddy" Fondelli è l'eccezione che conferma la regola. Non solo in Ungheria ha vinto il suo secondo titolo mondiale giovanile di pallanuoto, ma è stato anche giudicato il miglior giocatore del torneo. Come dire: il giovane più forte del Mondo vive nel levante.
Ma lui non si monta la testa. Sa che (come gli insegna papà Mamo) che deve lavorare molto per crescere. Ma è anche convinto di potersi giocare le sue carte. Un esempio? In una squadra piena di campioni come la Pro Recco del prossimo anno lui ha deciso di restare. Qualcuno aveva ipotizzato che potesse chiedere di essere ceduto in prestito per giocare di più. Ma il suo punto di vista è differente. “Se giocare di meno mi porta a vincere dei titoli mondiali e soprattutto il titolo di miglior giocatore del torneo , vuol dire che non importa la quantità dei minuti giocati, bensì la qualità – dice -. Qui a Recco da questo punto di vista si ha sempre il meglio. E poi non è vero che gioco poco: divido con altri campioni il tempo della partita e poi sta a me conquistare più spazio. Gli allenatori fanno giocare sempre i loro migliori giocatori. Certo, la concorrenza è altissima alla Pro Recco, ma questo è anche stimolante. Vedremo…”.
Intanto Andrea si gode il secondo mondiale di fila e il titolo di miglior giocatore del pianeta. Tra l'altro in Ungheria Fondelli ha chiuso il suo percorso con le Nazionali giovanili. Dalla prossima stagione potrà essere convocato solo con il Settebello con il quale vanta già qualche presenza. “Non poteva finire meglio questa mia esperienza giovanile in Nazionale – afferma -. E' un'avventura iniziata sei anni fa: sono stati sei anni divertentissimi con compagni insostituibili. Questo gruppo ha conquistato 5 finali in 5 competizioni e ne ha vinte 4 più un un argento. Si può volere di più? Ci siamo messi alle spalle tutte le scuole di pallanuoto più blasonate e lo abbiamo fatto più e più volte. Abbiamo lasciato il segno in tutte le competizioni, dimostrando di essere non una serie di individualità, ma una squadra vera, costituita da amici e priva di fenomeni. Ora è finita, questo gruppo ha raggiunto il limite di età e non farà altre competizioni. Ma è stato bello e ce lo ricorderemo sempre. Il Settebello? Non lo so. Se me ne daranno le opportunità proverò ad entrare, ma so che per giocare in Nazionale devi essere il migliore nel tuo ruolo, altrimenti, come è giusto che sia, gioca un altro”.
Fondelli è giocatore di spessore anche per le scaramanzie. “Ho iniziato il torneo con baffi e pizzetto – racconta -. Ad ogni vittoria tagliavo un pezzetto di barba fino alla finale che ho giocato solo con i baffi. Sono scaramanzie per esorcizzare la tensione. Ora sono “ il Baffo “ mondiale”.
Nei prossimi giorni Andrea tirerà il fiato. Per lui vacanze fino al 3 settembre, giorno in cui la Pro Recco si ritroverà al completo. Ma prima di chiudere ha una dedica speciale. “Alla squadra e al suo staff meraviglioso con il quale abbiamo lavorato tutti questi anni – dice -. La coppa del miglior giocatore, invece, la dedico a mia nonna che è mancata a giugno. Quando è arrivato il fischio finale dell'ultima gara ho guardato il cielo, ho alzato le braccia e l’ho ringraziata perché sicuramente da lassù mi ha condotto per mano”.