Nome e Cognome: Massimo Costa
Data di nascita: 13 ottobre 1976
Ruolo: jolly ("Una volta sugli album Panini si scriveva Jolly che significa che sei bravo a far tutto, o viceversa che sei grammo dappertutto...")
Squadra: Rapallo Ruentes, Sestri Levante, Grassorutese, Lavagnese, Grf Rapallo, Novese, Camogli, Borgo Rapallo, San Lorenzo della Costa
Chi è l'allenatore che ti ha insegnato di più? Sicuramente il "mister" per eccellenza con cui ho condiviso più esperienze e che posso considerare ancora oggi un buon amico è Alberto Mariani ma ricordo come una bella esperienza anche l'annata con Roberto Murgita.
Chi è il compagno di squadra con cui hai più legato? Ogni anno calcistico mi ha regalato uno o più amici e anche se ne dimenticherò molti cito in ordine cronologico Diego Marrale, Andrea Conte, Simone Pasticcio, il "magico trio" Venuti-Rei-Livellara, Andrea Di Somma e gli argentini Pampa Martin e Seba Conti.
L’avversario più forte che hai incontrato? Uno di quelli che se incontravi dovevi temere era sicuramente Calabria della Sanremese, il Pippo Inzaghi dei dilettanti liguri.
Chi è l'avversario più antipatico? ll più antipatico...erano tutti i miei avversari di ogni singola domenica, per i 90 minuti della partita, poi finiva tutto.
La partita che ricordi con più piacere? Non saprei dire quale partita, ma sicuramente un Bolanese (prima in classifica)-Lavagnese (seconda), vittoria in trasferta con mio gol e sorpasso, è un bel ricordo.
La tua gioia sportiva più grande? La soddisfazione più grande è sicuramente stata vincere l'Eccellenza con la Lavagnese, un traguardo storico per la città, e una festa continua per i venti giorni successivi...
E la delusione? La delusione sicuramente la retrocessione nonostante un super Rapallo con allenatore Di Marco dopo due partite (Casarza prima e Caperanese poi) perse sbagliando due rigori.
La tua squadra del cuore (non necessariamente calcistica)? Solo Sampdoria
Hai un campione sportivo, o anche una campionessa, preferito/a? Ho sempre amato i faticatori di centrocampo (come avrei potuto diversamente) da Fausto Pari via via fino a Gennaro Gattuso. Troppo facile parlare solo dei numeri 10.