Ecco Luca Salvalaggio, il giorno dopo essere stato esonerato dal Sestri Levante. "Onestamente, non me lo aspettavo proprio - ammette -. Se penso ai programmi della società e alle prestazioni della squadra in campo, proprio non capisco questa scelta".
Ma Salvalaggio, uomo di calcio, prima come difensore (oltre 400 partite da professionista) e poi come allenatore, accetta l'esonero: "Quando una squadra perde quattro partite di file, c'è l'esigenza di cambiare e, nel calcio, a farne le spese è sempre l'allenatore. Vado via con la consapevolezza di aver svolto un buon lavoro, al quale non hanno corrisposto i risultati. Ma più per episodi che per demeriti nostri".
Salvalaggio aggiunge: "Farò la vita di ogni allenatore esonerato - sorride -. In settimana seguirò allenamenti di qualche collega, nei weekend sui campi a vedere partite per rimanere aggiornato".