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PALLANUOTO | 26 febbraio 2017, 06:47

Pallanuoto, Chiavari Nuoto sconfitta di misura in casa dal Plebiscito Padova

Nell’ultima giornata di andata dell’A2 maschile, fatale ancora una volta ai verdeblù l’ultima frazione di gioco

Andrea "Ea" Mangiante, tecnico della Chiavari Nuoto

Andrea "Ea" Mangiante, tecnico della Chiavari Nuoto

Sembra il copione di un film tante volte recitato: alla Chiavari Nuoto è fatale l’ultima frazione di gioco. Questa volta non sono stati limiti fisici e far crollare la squadra; i ragazzi di Mangiante sentivano la vittoria, sono arrivati agli ultimi 8 minuti in vantaggio e hanno giocato con il sangue agli occhi.

La colpa è stata invece di qualche distrazione, qualche ingenuità, l’allontanamento definitivo di tre uomini fondamentali - due per limite di falli, uno per proteste - nella frazione più importante.

A ciò si aggiunga una serie di tre espulsioni temporanee consecutive a danno dei bianchi in una gara sino ad allora contrassegnata da molto equilibrio in tema di espulsioni e un gol subito (Rolla) in doppia inferiorità numerica, situazione che si è ripetuta due volte nel corso della gara e che ha fatto storcere il naso all’allenatore verdeblù.

È stato come agevolare i padovani che sulle superiorità sono stati cecchini al punto che a metà gara nessuno dei gol ospiti era a uomini pari.

Giornata speciale per Dino Rolla (4 gol), transfuga del Chiavari (ma solo ad ottobre inoltrato, ciò che ha indispettito Mangiante che contava su di lui) e per Dainese autore di 3 gol, uno bellissimo da posizione uno, con rimbalzo sotto il braccio di Destro, che poi cercherà di replicare nell’ultimo tempo, invano.

La Chiavari Nuoto parte sotto, raggiunge il pareggio con l’azione più bella della gara su una superiorità conclusa da Dainese messo solo davanti alla porta ai due metri da un’intuizione di Giusti: una circolazione di palla da categoria superiore; va in vantaggio risicato per altre quattro volte, per tre non riesce a portarsi sul +2 per colpa dei legni (in una di queste circostanze la beduina incrociata di Dainese sembra vincente, ma Iacovelli dice che la palla non è entrata, a differenza dei locali che considerano gol la strana rotazione della palla).

Quando ci riesce (sul risultato di 7-5) entra in scena l’ultimo sfortunato parziale (1-3). Sulla gara sono state determinanti le espulsioni. Il primo gol ad uomini pari arriva solo sul 3-2 dopo 10’ di gioco con un “alzo e tiro” di Oliva dai 5 metri.

Pubblico caldo e appassionato che ha seguito con fervore il cammino dei locali verso quella che pareva poter essere una vittoria, nonostante le precarie condizioni di Barrile, Barattini e Croce, che avevano la febbre sino a venerdì sera.

Le dichiarazioni del dopopartita

Mangiante (allenatore Chiavari): <Nonostante la sconfitta, la squadra mi è piaciuta. Commettiamo ancora qualche errore, ma sono sempre meno. La partita è stata bella e aperta. Siamo anche sfortunati. Non so se sulla beduina di Dainese la palla non fosse entrata. Tutte le volte c’è qualcosa di strano contro di noi. Non voglio aiuti che non abbiamo mai avuto, ma nemmeno questi trattamenti soprattutto quando giochiamo a zona. Non ho capito le due doppie espulsioni contro di noi che ci sono costate due gol pesantissimi>.

Fasano (allenatore Padova): <Padova attraversa un buon momento anche nella femminile. A Chiavari abbiamo disputato un’ottima gara. Siamo partiti in campionato per ben figurare e vogliamo rimanere nella pallanuoto che conta soprattutto con tutti padovani a parte il sottoscritto...(sorriso ironico)>.

Botto (Chiavari): <Abbiamo disputato per tre tempi la partita che ci  eravamo prefissati in settimana, poi abbiamo perso lucidità, dovuta anche al sovraffollamento in infermeria. Non riusciamo ad allenarci tutti assieme da quasi due mesi. Questo provoca che i “superstiti” del sabato debbano dare tutto e in mancanza di energia va via anche la lucidità>.

Dainese (Chiavari): <Abbiamo dominato per tre tempi poi abbiamo sentito la stanchezza alla fine con l’assenza di giocatori fondamentali per la gara. È dall’inizio dell’anno che si  combatte con gli infortuni>.

Rolla (Padova): <Lo so che ce l’hanno un po’ con me perché sono andato via tardi, quando i giochi in casa Chiavari erano già fatti. Mi dispiace. Dopo quattro anni a Chiavari mi è arrivata all’improvviso questa offerta ed io ho fatto una scelta di vita, lavorativa e professionale. Non c’era niente di preordinato. Al Plebiscito stiamo lavorando bene>.

Guido Martinelli- Ufficio stampa Chiavari Nuoto

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