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PALLANUOTO | 24 febbraio 2017, 17:51

Pallanuoto, la Chiavari Nuoto chiude il girone di andata dell’A2 maschile ospitando il Plebiscito Padova

A presentare il match, in programma sabato alle 15.30, nella vasca della piscina Mario “Marò” Ravera di largo Pessagno, è il tecnico dei vederblù Andrea “Ea” Mangiante

Andrea "Ea" Mangiante, allenatore della Chiavari Nuoto

Andrea "Ea" Mangiante, allenatore della Chiavari Nuoto

Andrea “Ea” Mangiante si allena in “common training” con il Camogli, a sera tarda com’è il destino delle squadre di A2, ma trova il tempo per parlare di pallanuoto. La vicinanza fisica di Magalotti & C. lo induce a partire proprio della gara contro i bianconeri di sabato scorso.

<Sono dello stesso avviso di sette giorni fa. Al Boschetto ho visto miglioramenti per almeno tre tempi; poi altre circostanze hanno influito sul rallentamento dell’ultimo tempo. Dobbiamo tornare al rendimento delle prime gare.

L’errore più consistente che possiamo commettere oggi è quello di abbatterci e lasciarci andare perché non arrivano i risultati che vorremmo. Sono tutti ragazzi giovani, dediti al passaggio repentino dallo stato di esaltazione per la vittoria a quello della depressione per la sconfitta>.

Con il Plebiscito Padova c’è aria di riscossa?

<Il Padova è una squadra “rognosa” in casa, più concessiva in trasferta. Ha buoni giocatori e buoni tiratori, ma questo mi interessa relativamente, perché so che i miei ragazzi, se affrontano la partita come devono e riacquistano quel po’ di brillantezza che è andata perduta, possono disputare una buona gara e portare a casa i punti  che ci siamo prefissi>.

La reazione mostrata per tre quarti di gara dai tuoi ragazzi a Camogli è merito della tua grinta?

<Se fosse merito solo mio, sarei ancora più imbestialito  (con termine goliardico n.d.r.) di loro...No, è frutto del loro temperamento. Ciò che si è visto a Camogli è esattamente ciò che voglio, una squadra convinta, rabbiosa, che ricerchi sempre il risultato e quel qualcosa di più che occorre per i tre punti; è un concetto che qualcuno dei miei ha afferrato, qualcun altro non ancora...

Non basta scendere in acqua per vincere, occorre qualcosa di più. Se non c’è il giusto atteggiamento, allora arrivano le brutte figure. Sono queste che non sopporto. C’è modo e modo di perdere. Se lo si fa con dignità, niente da rimproverare a nessuno>.

Situazione infermieristica?

<Male, purtroppo, come al solito. Questa settimana mi mancano Barattini, Barrile e Croce per influenza. Spero di recuperarli per sabato, ma non so in quali condizioni. È un periodo che continua da quasi due mesi e non è un alibi. Alla fine passerà anche questo momento. Siamo all’ultima di andata, ora abbiamo davanti a noi tutto il girone di ritorno ed io sono convinto che troveremo innanzi a noi tutta un’altra strada, che ritengo sia in discesa>.

Guido Martinelli- Ufficio stampa Chiavari Nuoto

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