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PALLANUOTO | 21 aprile 2017, 11:48

Pallanuoto Chiavari Nuoto in partenza per la Sardegna

Alla ripresa della serie A2 maschile, i verdeblù, ancora in piena emergenza, si apprestano a far visita alla quotata Promogest di Quartu Sant’Elena

Andrea "Ea" Mangiante, tecnico della Chiavari Nuoto

Andrea "Ea" Mangiante, tecnico della Chiavari Nuoto

La Chiavari Nuoto parte per l’importante trasferta di Quartu Sant’Elena ancora in condizione precarie: l’allenamento del giovedì è infatti ancora un “bollettino di guerra”.

Federico Dainese, causa un brutto incidente motociclistico, segue le esibizioni dei compagni da bordovasca, acciaccato ed azzoppato; Botto scende in acqua per pochi minuti, allenando le braccia in qualche allungo, ma dovendo uscire quando si tratta di usare le gambe; l’operazione all’anca è ancora di là da venire, campionato finito per lui.

La partenza ed il ritorno per Cagliari Elmas sono previsti in giornata, per ragioni lavorative, con appuntamento comune prima dell’alba di sabato.

Eppure il tecnico Andrea “Ea” Mangiante non abbandona il suo atteggiamento positivo, persino quando si affronta con lui un argomento, sino a ieri tabù, come i playout:

<Si possono e si devono evitare, ma se ci capiteranno li affronteremo con la massima serenità, come è nel nostro stile. È la prima volta che ci capita di trovarci in questa zona di classifica un po’ pericolosa. Ci stiamo preparando per questa accelerata finale. Promogest è una bella squadra, sta disputando un ottimo campionato; si tratta di una trasferta difficile che - mi vien da ridere - affronteremo nella maniera che ormai è tipica della Chiavari Nuoto, cioè in emergenza.

Dainese forse verrà recuperato con il Sori. Vediamo che succede. Noi affronteremo la gara come fosse una finale, una delle cinque finali che ci aspettano, perché a questo punto della stagione sono tutti spareggi.

Sarà importante l’atteggiamento mentale; dobbiamo cancellare tutte le negatività che abbiamo addosso e le insicurezze portate dall’inesperienza. Io penso che questa squadra abbia disputato delle ottime partite, ma dobbiamo dimenticare tutto ciò. È un po’ come ripartire da zero, ma con un atteggiamento diverso>.

Dal punto di vista numerico quanti sarete a Cagliari?

<Considerata l'indisponibilità di Dainese e Botto, saremo in 11 a referto>.

Nel caso malaugurato di accesso ai playout, con che spirito si presenterebbe la Chiavari Nuoto?

<È presto per parlarne. Noi abbiamo tutto il tempo e le possibilità per riprenderci una zona di classifica al massimo un po’ più tranquilla, visto che in così poche partite non si possono effettuare rivoluzioni. In fin dei conti siamo due punti sotto la Crocera e tre sotto l’Ancona, non siamo in una posizione disastrosa. Semplicemente, abbiamo avuto un periodo negativo dove abbiamo raccolto meno di quanto seminato; in particolare ad Imperia potevamo vincere ma, se a quattro minuti dalla fine sei in vantaggio di due gol, e alla fine ne prendi quattro in tale lasso di tempo, non si può dire che la squadra meritasse la vittoria.

Con la Crocera abbiamo offerto una brutta prestazione, però per ora non si pensa ai playout. Sarebbe una cattiva cosa giocare le ultime gare con questo tarlo nella testa>.

Perché perdete sempre con il minimo scarto, però perdete?

<È un difetto di esperienza per tanti esordienti, ci sta. In realtà brutte figure ne abbiamo fatto veramente poche, direi che è il momento di monetizzare qualche esperienza, si sa prenderne esperienza. Su tutto. Gli ultimi minuti, quelli storicamente cruciali per noi, ora dobbiamo farli nostri, diversamente non si va da nessuna parte>.

Guido Martinelli- Ufficio stampa Chiavari Nuoto

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