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ALTRI SPORT | 31 ottobre 2014, 19:13

Santo Stefano d'Aveto, accordo con Ferriere per l'innevamento artificiale

Il Comune continua a lavorare al progetto in sinergia con la Regione. Ferriere pronto (con la Regione Emilia) a realizzare un impianto di risalita sul versante piacentino del Maggiorasca. Si parla anche di un osservatorio astronomico. Il sindaco Maria Antonietta Cella:”Lavoriamo per un turismo lungo dodici mesi all'anno”.

La seggiovia dal prato della Cipolla al monte Bue

La seggiovia dal prato della Cipolla al monte Bue

Il progetto della neve artificiale a Santo Stefano d'Aveto diventa sempre più probabile. Se n'è parlato anche questa mattina in Regione dove si sono incontrare, assieme all'assessore allo sport Matteo Rossi, le località sciistiche della Liguria.

E Santo Stefano ha presentato da poco il suo accordo con il Comune di Ferriere sul cui territorio ricade il versante piacentino dei monti Bue e Maggiorasca.

Santo Stefano si impegna a realizzare l'innevamento artificiale, Ferriere, per contro, a costruire un impianto di risalita sul proprio territorio. Una volta portati a termine entrambi i progetti si potrebbe davvero pensare ad una stagione sciistica di tutto rispetto con la possibilità di sciare sui due versanti dei monti Bue e Maggiorasca. L'innevamento artificiale sul versante avetano sarebbe importante perchè qui la neve, esposta a sud, fa più fatica a restare sul terreno in caso di temperature abbastanza miti.

I due progetti partono dal basso (dai Comuni, appunto, di Santo Stefano e Ferriere), ma hanno bisogno del sostegno delle rispettive Regioni. Per quello che riguarda la Liguria l'assessore allo sport Matteo Rossi ha confermato l'interesse nell'investimento su Santo Stefano d'Aveto già iniziato con la realizzazione della seggiovia. Il reperimento dei fondi passa attraverso l'Europa. “Nel 2015 – dice il sindaco di Santo Stefano d'Aveto Maria Antonietta Cella – dovremo essere bravi a porre le basi per recuperare i fondi dall'Europa”.

I tempi non sarebbero a quanto sembra nemmeno troppo lunghi perchè, proprio per criteri europei, sono legati al quinquennio 2015-2020.

E intanto si fa strada anche un'altra ipotesi molto suggestiva: la realizzazione di un osservatorio astronomico. “Lavoriamo – chiude Maria Antonietta Cella – per un turismo che possa essere lungo dodici mesi”.     

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