Lapenna non c'è. E si sapeva vista la poca stima di Milanovic nei suoi confronti anche se per tutta la prima parte di stagione il centroboa ha fatto cose egregie.
Non c'è nemmeno Figari che è reduce da un infortunio.
Ma soprattutto non ci sono Felugo e Fondelli. Igor M ilanovic, tecnico della Pro Recco, ha scelto i tredici che giocheranno l'atto finale della Champions League a Barcellona.
E ancora una volta ha stupito. Lo aveva già fatto in campionato, prosegue anche ora.
Ma la notizia dell'esclusione di Felugo e Fondelli non passa inosservata. Loro due sono stati i giocatori migliori dei playoff. Ma questo non è bastato.
Certo, la rosa della Pro Recco è fatta di campioni: difficile scegliere. Ma che entrambi restassero fuori era impensabile.
Felugo negli ultimi tempi è stato il faro della squadra. E' un uomo che nei momento di difficoltà resta lucido, un leader che i compagni seguono. Forse il fatto di essere leader non gioca a suo favore. Anche Milanovic ha un carattere forte e due così nello stesso spogliatoio fanno fatica a convivere (Mianovic ebbe problemi simili con Vujasinovic al Partizan). Però è indubbio che uno come lui servirebbe.
Fondelli, invece, è l'astro nascente della pallanuoto italiana. Se c'è un merito di Milanovic è averlo valorizzato. Metterlo fuori ora stona. E non poco.
I diretti interessati non parlano: troppo rispetto per i compagni, dire qualcosa ora sarebbe inopportuno. Della serie: professionalità fino alla fine.
Poi da domenica si inizierà a pensare al futuro. Un futuro che vede sempre più lontano Milanovic dalla panchina recchese. Troppe incomprensioni durante l'anno con tutto e tutti, troppe scelte "al limite" nonostante i risultati siano arrivati.
Ma anche se arrivasse la Champions il futuro sembra scritto.