Pro Recco-Stella Rossa, cresce l'attesa. Il primo round della sfida tra i campioni d'Italia e i campioni in carica dell'Eurolega è fissato per sabato alle 20 a Sori. Dopo due settimane si giocherà a Belgrado dopodichè si conoscerà il verdetto: una squadra entrerà a far parte delle migliori dodici squadre d'Europa (o presunte tali perchè alcune teste di serie non valgono varie formazioni che sono caccia del pass per poter giocare il girone a sei squadre che premierà le migliori con l'approdo alla Final Six di Barcellona maggio), l'altra uscirà dalla competizione molto presto.
Mentre il Recco ultima i suoi tre giorni di allenamento a Rijeka, la Stella Rossa si prepara al viaggio verso l'Italia. La squadra di Savic arriverà a venerdì. E tra i dirigenti al seguito ci sarà anche il presidente che è una vecchia conoscenza della pallanuoto italiana. Si tratta di Viktor Jelenic, ex centroboa di molte squadre italiane tra cui anche la Pro Recco proprio negli anni Novanta.
Raggiunto telefonicamente a Belgrado, Jelenic ha parlato della sfida contro la Pro Recco con rispetto dell'avversario, ma anche voglia di andare avanti in Coppa.
Jelenic, peccato vedere Recco-Stella Rossa a questo punto della stagione.
Effettivamente è brutto pensare che una delle due alla fine di questa sfida resterà fuori dall'Eurolega. Ma il sorteggio ha detto così.
Certo, se la Len avesse assegnato a voi e alla Pro Recco le wild card nessuno si sarebbe scandalizzato ed ora stareste a guardare.
E' così. Però ormai le decisioni sono state prese. Ho saputo delle lamentele della Pro Recco e posso dire che hanno ragione. Meritavano di essere testa di serie. Per molti versi lo meritavamo anche noi. Ma le regole che sono state utilizzate per decidere l'assegnazione della wild card hanno premiato il Partizan. Ripeto: è un peccato che una delle due debba uscire.
C'è un favorito secondo lei?
Al momento non saprei. Dopo la prima partita se ne saprà di più.
Ma proprio in vista del ritorno voi potrete contare sul fatto di giocare nella vostra piscina in mezzo ad una vera e propria bolgia.
Saremo in duemila. Però credo che a Sori sabato verrà molta gente.
Se giocare la seconda partita in casa è un vantaggio credo lo si potrà iniziare a capire dal risultato del primo incontro.
Chi temete della Pro Recco?
Dovrei dire tutti i giocatori. Se poi mi chiede di indicarne uno, allora dico Stefano Tempesti.
Lei conosce bene il nostro campionato...
Direi, visto che ci ho giocato per quattordici anni tra Recco, Savona, Como, Bogliasco e Latina. Ho un ottimo ricordo. Anche quando ero stato a Recco con Gu Baldineti allenatore mi ero trovato bene.
Molte volte, dunque, avrà incontrato molti giocatori della Pro Recco. Con qualcuno ha giocato anche assieme?
Con Felugo e Giorgetti quando ero nel Savona. Mi ricordo che già allora si capiva che avrebbero fatto strada. Soprattutto su Felugo avrei scommesso ciecamente.
Quando giocava in Italia la chiamavano “il centroboa gentiluomo” perchè nonostante il fisico imponente lei cercava sempre di emergere con la tecnica.
E' sempre stata una mia caratteristica. Per questo sono anche favorevole alla nuova filosofia nell'applicazione del regolamento. Mi piace che venga tutelato chi vuole giocare e non distruggere.
Come è diventato presidente della Stella Rossa?
Quando sono rientrato a Belgrado la società non se la passava bene. Con altri tre amici allora abbiamo pensato di prendere in mano la situazione. In poco più di tre anni abbiamo portato la squadra a vincere la Coppa dei Campioni.
E ora non vi volete fermare....
Non so come finirà questa sfida. Di certo noi ce la giocheremo fino alla fine. Per quello che riguarda gli obiettivi societari stiamo facendo grossi sforzi per il settore giovanile anche se gli spazi acqua dalle nostre parti costano cari.