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PALLANUOTO | 29 novembre 2016, 15:26

Pallanuoto, l’appello di “Ea” Mangiante: “Tutti in vasca, la Chiavari Nuoto lo merita!”

Sabato i verdeblù ospiteranno il Bologna per l’esordio casalingo stagionale nel campionato di serie A2 maschile. Sarà il primo di due impegni consecutivi nella vasca della piscina Mario “Marò” Ravera di largo Pessagno

Andrea "Ea" Mangiante, allenatore della Chiavari Nuoto

Andrea "Ea" Mangiante, allenatore della Chiavari Nuoto

È un Mangiante “su di giri”, quello che si appresta al primo allenamento della settimana dopo la partita d’esordio a Lavagna.

Pare strano, dopo una sconfitta, ma l’atteggiamento della squadra è stato del tutto positivo; l’autorevolezza con la quale la Chiavari Nuoto è scesa in vasca è stata pari a quella di una squadra navigata; il Lavagna ’90, formazione che da anni ambisce alla promozione, è stata impegnata a fondo. Insomma, tutti dati postivi che il tecnico analizza.

Forse neppure lui si aspettava una tale compattezza della squadra già a questo punto, visto che si tratta di elementi nuovi e amalgamati in poco tempo.

<Sì, sono soddisfatto - inizia Mangiante - la squadra mi è apparsa in buone condizioni, il gruppo è unito e ben assemblato, nonostante ci siano parecchi novi innesti. Abbiamo avuto poco tempo per lavorare seriamente, però i ragazzi hanno già raggiunto un livello che non mi aspettavo>.

Certamente non è tutto solo positivo.

<Esistono aree di miglioramento che ho individuato e che i ragazzi sono pronti ad affrontare. Diciamo che nella gara di Lavagna abbiamo avuto indicazioni positive negli errori. Ne siamo tutti consapevoli e sappiamo come correggerli>.

La serie A2 è seguita molto. La piscina era piena e i supporters della Chiavari Nuoto ne hanno riempito la metà.

<Sì, devo ringraziare questo pubblico. Trasferisce ai ragazzi passione, adrenalina e coraggio, quasi temerarietà. Anzi, devo riconoscere che i giocatori in acqua hanno grande bisogno di questo elemento; il tifo è ciò che rinforza la loro vigoria e la loro volontà. Così come accaduto a Lavagna, vorrei vedere la Ravera brulicante di gente tutti i sabati e ribollente di tifo. L’anno scorso vi sono state partite in cui c’era gran pubblico ed altre meno. Quest’anno mi aspetto una piscina sempre chiassosa e trainante. Lancio quest’appello perché so che i ragazzi lo aspettano, e meritano di essere seguiti e incoraggiati per quello che valgono. So anche che Chiavari è una comunità che si sente partecipe delle vicende sportive che riguardano il territorio. Come l’Entella nel calcio ha l’attenzione massima dei propri tifosi, così la Chiavari Nuoto deve poter contare sullo zoccolo duro del tifo verdeblù>.

Qual è il clima all’interno del gruppo dopo 32 minuti di campionato?

<I ragazzi sono su di giri e hanno tramutato in voglia di rivincita la delusione per la sconfitta immeritata; la società è stata prodiga di riconoscimenti a tutti. Si denota entusiasmo, consapevolezza che la Chiavari Nuoto ha iniziato un nuovo ciclo sotto ogni aspetto. Abbiamo due partite consecutive in casa, sabato con il Bologna e poi con la Vela Ancona, forse nel medio pomeriggio, anziché la sera. Voglio in entrambi i casi una piscina piena, assordante, tanto da non darci neppure la possibilità di parlare fra di noi a bordovasca. So che i miei ragazzi hanno i numeri per ricompensare il pubblico per l’apporto ricevuto>.

La settimana di allenamento alla Ravera comporta il common training martedì sera con il Camogli, avversaria di A2, e mercoledì con il Quinto, compagine di A1. Occasioni da non perdere per respirare un po’ di pallanuoto bella e genuina e riconquistare amore verso questi colori.

Guido Martinelli - Ufficio stampa Chiavari Nuoto

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