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ALTRI SPORT | 14 ottobre 2013, 17:00

La Canottieri Argus ha festeggiato i cento anni di "Checchin" Pittaluga

Grande festa nella sede di via Domizio Costa, alla presenza di 150 persone. Il sindaco di Santa Margherita Roberto De Marchi ha premiato Pittaluga con una tarda in ardesia. Proiettato il filmato della finale olimpica del '36

Francesco Pittaluga, seduto al centro, con la targa con cui è stato premiato e circondato dai partecipanti alla festa in suo onore

Francesco Pittaluga, seduto al centro, con la targa con cui è stato premiato e circondato dai partecipanti alla festa in suo onore

Grande festa, nella sede della Canottieri Argus di Santa Margherita, in via Domizio Costa, per i cento anni di Francesco “Checchin” Pittaluga, decano del canottaggio italiano, nonché ex vogatore e tecnico, e tuttora socio onorario del sodalizio sammargheritese presieduto da Francesco Ferretto.

Alla festa erano presenti all’incirca centocinquanta persone, tra le quali il sindaco di Santa Margherita Roberto De Marchi, che ha consegnato a Pittaluga una bella targa ricordo in ardesia, con impressa una foto d’epoca che riproduce un equipaggio dell’Argus in azione e, sullo sfondo, il panorama di Santa Margherita.

Oltre al primo cittadino, presenti per l’occasione anche alcuni assessori, esponenti del comitato ligure della Federazione Italiana Canottaggio, tanti ex vogatori nonché ex allievi di Pittaluga. Molto emozionante il momento in cui, all’interno della sala è stato proiettato, dopo essere stato scovato su internet, un filmato relativo alla finale del quattro senza alle olimpiadi di Berlino del 1936, gara che vide “Checchin” Pittaluga, con i colori azzurri della Nazionale, conquistare il quarto posto, ai piedi del podio a Cinque Cerchi.

Di quell’equipaggio, oltre a Pittaluga, facevano parte anche altri due sammargheritesi, Antonio Ghiardello e Antonio Luxardo, oltre al brianzolo Aldo Pellizzoni. Il filmato è stato di notevole interesse, sia per il tipo e l’importanza della gara in questione, sia per la frequenza dei colpi con cui i vogatori riuscivano a procedere per l’intera durata della finale olimpica.

Il festeggiato, Francesco Pittaluga, in un primo momento sarebbe dovuto rimanere soltanto per pochi minuti, si è invece intrattenuto per un paio d’ore, alzandosi da solo dalla sedia, rifiutando qualsiasi tipo di aiuto e uscendo dalla sede dell’Argus dopo aver salutato e stretto la mano dei numerosi presenti.

Redazione

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