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CALCIO | 26 aprile 2017, 14:56

Nicolò Bertorello: il ritiro della bandiera della Sammargheritese

Il presidente Lenzo ed il capitano Bertorello

Il presidente Lenzo ed il capitano Bertorello

Domenica 30 aprile si gioca una partita davvero speciale. Non solo perché (proprio all’ultima giornata) ci sarà il derby del Tigullio: Sammargheritese-Rapallo, ma soprattutto perché sarà l’addio al calcio del capitano Arancione NICOLO’ BERTORELLO.

Oltre 400 partite ufficiali giocate con la Sammargheritese dalla stagione 1999-2000. Uniche parentesi i campionati giocati nel Rivasamba tra il 2007 e il 2009 (obbligato dal ritiro della Samm con “trasferimento” del titolo sportivo a Rapallo).
Nel 2010, non appena ricostruita la prima squadra come neo promossa dalla prima categoria, è tornato in Arancione da capitano e nel giro di due campionati ha condotto la Sammargheritese sino alla promozione in Eccellenza.
Nel gennaio 2014 ha alzato al cielo la coppa Italia Liguria vinta nella finale contro la Sestrese.


"NICOLO’ è la nostra BANDIERA - dice il presidente Andrea Lenzo -. In questi anni insieme abbiamo affrontato ogni squadra a testa alta, con la sicurezza di non essere inferiori a nessuno e potercela giocare sempre, sino alla fine, perché in campo c’era il nostro capitano. Per ogni giocatore avversario, per ogni allenatore, affrontare la Samm ha sempre voluto dire, prima di tutto, confrontarsi con la bravura e la classe di BERTORELLO. NICOLO’ ci ha aiutati a far crescere un gruppo di giocatori compatto, unito, legato ai colori Arancioni: il “Cuore Samm” capace, sotto l’esperta guida di Mister Camisa, di colmare in queste stagioni qualsiasi lacuna e confermare la Sammargheritese tra le nobili del campionato di Eccellenza".


I ricordi sono tanti, troppi per poterli elencare tutti. I suoi dribbling, le veroniche, quel suo modo di stare in campo, di accarezzare la palla, di correre, lo hanno reso unico. "Per descriverlo al meglio, per dare davvero l’idea di cosa sia per noi il nostro capitano, mi limito a ricordare l’ultima partita, pochi giorni fa', contro il Moconesi..."


BERTORELLO in panchina per il “solito” risentimento al ginocchio. Alla fine del primo tempo siamo sotto di un gol e abbiamo dannatamente bisogno di agguantare il pareggio per assicurarci la salvezza. I ragazzi sono tesi: i nostri due centrali in mezzo al campo hanno solo 18 e 19 anni (Gambarelli e Masi) e sentono tutto il peso della responsabilità, un errore potrebbe essere fatale.
BERTORELLO, prima del fischio di inizio della seconda frazione, gli si avvicina, gli parla testa a testa, li abbraccia e li incita.


I ragazzi ci provano e danno tutto in campo. A 15 minuti dal termine il risultano però non è ancora cambiato. Mister Camisa lo mette in campo. "Io lo vedo e dentro penso “pensaci Tu Nico”. La partita cambia subito volto, la Samm con le sue giocate appare subito più incisiva e, alla fine, grazie a una sua percussione, agguanta il meritato pareggio con Cilia".
Domenica 30 aprile sarà l’ultima volta in campo. 

Ad accompagnarlo ci saranno i suoi bambini. Sugli spalti i suoi cari, i suoi amici e tutta la Samm. Per me sarà molto difficile resistere alla forte emozione, ma sarà comunque bello e un onore esserci, per applaudire e salutare il MIO CAPITANO"

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