Tutta la società ed i giocatori della Veloce hanno la nostra comprensione. Sappiamo bene quanto sia difficile lottare per la salvezza e quanto possa essere deprimente veder sfumare giorni e giorni di lavoro per singoli episodi non favorevoli. Loro, come noi, cercano di dare il massimo al meglio delle loro possibilità.
Quello che non possiamo accettare è che si abbia la memoria corta o, ancor peggio, a fasi alterne e che si accusino ingiustamente i nostri giocatori di tenere comportamenti antisportivi e provocatori. Lo scorso anno a Santa Margherita Ligure avvennero fatti di cui la Veloce non dovrebbe certamente andare fiera. Una meritatissima vittoria, dopo una gara tesa, con i nervi a fior di pelle, ci venne negata per un gol di mano di Quintavalle al novantaduesimo minuto (circostanza in seguito bonariamente confessata dal diretto interessato) e per le legittime proteste successive, Bertorello, nostro capitano e miglior giocatore, prese tre giornate di squalifica in una fase delicatissima del campionato. Allora non abbiamo sbattuto i pugni sul tavolo, non abbiamo fatto comunicati stampa e soprattutto non ci siamo mai sognati di affibbiare etichette di antisportività ai nostri avversari.
Non lo abbiamo fatto neppure quest’anno, durante la partita d’andata, quando i giocatori della Veloce sostituiti e rimasti a bordo campo – evidentemente euforici per la vittoria che stavano conseguendo con merito – hanno continuato ad apostrofare alcuni dei nostri ragazzi (ricordo uno su tutti, Oliviero) tanto da obbligare lo stesso Quintavalle ad intervenire per convincerli ad entrare negli spogliatoi. Diciamo solo ora queste cose, non per polemica, ma unicamente per far comprendere come sia facile trovar lo spunto per sollevare polveroni ad ogni partita. Sono cose da evitare, ma che nel calcio possono succedere.
Spiace tuttavia, che a distanza di giorni, a mente fredda, si sia ancora voluta ravvivare la questione. Non è un bel segnale per l’intero ambiente dell’Eccellenza. Da parte nostra, non abbiamo consigli da dare alla Veloce. Solo di continuare col duro lavoro e confidare nelle proprie potenzialità. Ci auguriamo, per il bene di entrambe le squadre, di incontrarli ancora il prossimo campionato (ed evidentemente in promozione non sarebbe possibile). Con rispetto li affronteremo e con rispetto pretenderemo di essere affrontati, pur senza dimenticare che si discute di calcio.