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CALCIO | 17 settembre 2014, 10:29

Leivi, primo brindisi in Promozione

Il tecnico Manfredi:”Sento commenti dove sembra quasi che abbiamo vinto contro il Moconesi immeritatamente, non sono d'accordo anche se dobbiamo migliorare. Bene la squadra soprattutto nella gestione della palla”.

Tony Manfredi può sorridere

Tony Manfredi può sorridere

Tre sconfitte in tre partite in Coppa Italia. “A questo punto dobbiamo per forza iniziare a raccogliere risultati positivi” aveva detto l'allenatore Tony Manfredi. Detto, fatto. Il Leivi domenica è partito con il piede giusto. Vittoria 3-2 sul Moconesi e primi tre punti del campionato e della storia dei biancorossi in Promozione in saccoccia.

Il successo è stato rocambolesco (Leivi avanti di due gol, Moconesi che pareggia e rete finale di Massaro), ma, a giudizio dell'allenatore biancorosso, è meritato. “Ho avuto come la sensazione che in molti commenti del dopo partita si parlasse di un nostro successo figlio soprattutto della fortuna – osserva -. Per carità, non dico che il Moconesi soprattutto in un certo momento della partita, non ci abbia messo in difficoltà, ma vorrei anche ricordare che a venti minuti dalla fine eravamo avanti 2-0. Il Moconesi ha i suoi meriti, ma io vorrei evidenziare anche quelli della mia squadra. Mi è piaciuto soprattutto come abbiamo tenuto il campo e come abbiamo giocato la palla. Dall'inizio della preparazione abbiamo impostato il nostro lavoro sul possesso e la gestione della palla. E abbiamo evidenziato miglioramenti. Chiaro che in tante altre cose bisogna migliorare. Ma iniziare con il piede giusto era importante”.

Anche il risultato è cambiato. “Ma anche qui ho la mia opinione – osserva Manfredi -. Risultato a parte, io non ho visto quella gran differenza tra le nostre partite di Coppa e quella di domenica contro il Moconesi. Più che altro sono cambiati gli episodi. Siamo stati bravi a farli girare dalla nostra parte”.

Tra le mosse vincenti di Manfredi anche il fatto di aver tenuto in campo la coppia offensiva Agathe-Massaro che poi è risultata decisiva. “Non nego di aver pensato anche a togliere una punta e mettere un centrocampista in più – ammette l'allenatore -. Però con quella coppia lì davanti e nel contesto del finale di partita potevano diventare importanti. Allora ho deciso di tenerli entrambi in campo: ho avuto ragione”.

Sul fronte difensivo, invece, Manfredi dal prossimo incontro potrà avere a disposizione anche De Bellis, difensore esperto della categoria in arrivo dal Camogli Avegno.

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