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CALCIO | 05 ottobre 2016, 00:57

"E' stata una scelta mia sostituire Dagnino, per stimolarlo a fare un salto qualità..."

"E' stata una scelta mia sostituire Dagnino, per stimolarlo a fare un salto qualità..."

Stefano Compagnoni, presidente della Lavagnese, in serie D, ha rilasciato una lunga intervista al portale settimanasport.com. 

Stefano Compagnoni, storico presidente della Lavagnese, dà un giudizio su queste prime 5 giornate del girone di Serie D che vede impegnate le 9 liguri insieme con le 9 toscane.

“Mi sembra un campionato molto livellato, non ci sono grandissime squadre come nel girone piemontese, penso che tutti possono giocarsi qualcosa, lo dimostra il fatto che non c’è nessuno a punteggio pieno e che siamo in 10 squadre a 7 punti al quarto posto. E’ un girone strano, con grossi nomi come il Grosseto che ora è uscito fuori dal giro dei professionisti, ma credo che verrà fuori alla distanza, anche se ad oggi è ultima”.

Un campionato record per le liguri, ben 9…

“Ci sono parecchie liguri, siamo 9, un bel campionato con meno trasferte, vedo bene Savona e Sanremese, credo una di queste due squadre potrebbe arrivare fino in fondo”.

Dopo una vita con Dagnino, quest’anno la panchina è di Luca Tabbiani:

“Di Tabbiani non posso parlare che bene, è una persona seria che lavora bene, attrezzato per la categoria. Ha i piedi per terra, senza fronzoli, simpatico, lavora bene. Da lui mi aspetto un campionato al livello degli ultimi anni della Lavagnese.  Siamo una società che non chiede la luna, molto tranquilla, ma chiaro che ci farebbe piacere restare in cima alla classifica come è accaduto spesso negli ultimi anni”.

Un passo indietro, al sofferto addio di Dagnino…

“Con Dagnino tengo a precisare che non ci sia stata nessuna polemica, è stata una scelta mia di cambiare, per stimolarlo a fare un salto qualità: se lo merita, ora è fermo, ma penso che prima della fine del campionato avrà la sua grande occasione. Dagnino ha i numeri per arrivare in alto, ce li ha sempre avuto, ha sempre lavorato alla grande. Dopo 7 anni, e coi risultati che abbiamo ottenuto insieme, dispiace aver preso questa decisione reciproca, spero sia un bene per noi e soprattutto per lui: ripeto, sono sicuro che si meriti una grande chance, ha il patentino e i mezzi per una categoria superiore. Nessuna polemica con Andrea, ci sentiamo sempre, non ci siamo lasciati male, sono sicuro che avrà la sua grande occasione…”  

 

Intervista completa al link: 

http://www.settimanasport.com/2016/10/04/leggi-notizia/argomenti/serie-d-3/articolo/compagnoni-non-chiediamo-la-luna-ma-ci-fa-piacere-essere-in-cima-alla-classifica.html

 

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