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CALCIO | 18 gennaio 2014, 10:08

Val d'Aveto campione d'inverno, un successo (anche) psicologico

Parla Elisabetta Biggio, la professionista che segue gli aspetti motivazionali della squadra:”Prima la squadra camminava, ora salta come un canguro. Mai pensare di essere arrivati. Perego? Un grande, sa sorprendere restando credibile”.

Elisabetta Biggio, il suo motto? "Vai al centro di stesso...per trovare la tua strada...ma dovunque tu vada ci sei già".

Elisabetta Biggio, il suo motto? "Vai al centro di stesso...per trovare la tua strada...ma dovunque tu vada ci sei già".

Alla fine l'ha spuntata la Val d'Aveto. Il primato in classifica alla fine del girone di andata vale il titolo di platonico di campione d'inverno. Un successo relativo, d'accordo, ma importante visto che il 2013 non si era chiuso benissimo.

Ma la squadra ha risposto bene. Il tecnico Massimo Perego ha lavorato sulla squadra sul piano fisico e tattico, ma c'è stato chi ha lavorato anche sul piano mentale.

Si tratta di Elisabetta Biggio, la professionista che da inizio stagione segue gli aspetti motivazionali della squadra (e nello staff c'è anche una dietista, Erica Rovai).

“Sono estremamente soddisfatta per questa esperienza – dice la dottoressa Biggio -. Al di là dei risultati la squadra sul piano mentale sta fornendo ottime risposte. E' stata fin dall'inizio, e per certi versi lo è ancora, una sfida che è partita e sta proseguendo con il piede giusto. Ho lavorato sul gruppo e anche sui singoli facendoli sentire parte del gruppo. Si sta costruendo una bella cosa”.

Ma il percorso è solo a metà. Da domani inizia la parte discendente della stagione, quella più importante. E se alla prima sconfitta la dottoressa Biggio disse alla squadra:”Prima sconfitta, via la paura” ora il consiglio è un altro “La regola adesso è mai pensare di essere arrivati – dice l'esperta -. Bisogna ragionare come se si fosse sempre all'inizio anche se è innegabile che questo gruppo ha fatto passi da gigante”.

Ed ecco il paragone della dottoressa Biggio:”All'inizio, mentalmente, la squadra ha iniziato il proprio percorso camminando, ora salta come un canguro. Può sembrare un paragone curioso, in realtà il riferimento agli animali non è mai casuale”.

Tra i vari aspetti curiosi di questa vicenda c'è il fatto che l'introduzione di una figura professionale simile in una società dilettantistica già di per sé sia una novità.

Ma c'è di più. Perchè Elisabetta Biggio ha rotto un tabù. Grazie alla collaborazione con Massimo Perego spesso a volentieri durante l'intervallo parla alla squadra prima degli accorgimenti tattici di Perego. “Lo so è una cosa particolare, ma con mister Perego esiste una collaborazione molto buona, so che non è da tutti una cosa del genere”.

Ecco, dunque, anche il “profilo psicologico” di Perego:”Una persona molto più avanti di quello che può sembrare in apparenza visto che non è uno di molte parole – dice la dottoressa Biggio -. La sua più grande qualità è che sa sorprendere restando però credibile. Non è da tutti”.

Alla fine l'ha spuntata la Val d'Aveto. Il primato in classifica alla fine del girone di andata vale il titolo di platonico di campione d'inverno. Un successo relativo, d'accordo, ma importante visto che il 2013 non si era chiuso benissimo.

Ma la squadra ha risposto bene. Il tecnico Massimo Perego ha lavorato sulla squadra sul piano fisico e tattico, ma c'è stato chi ha lavorato anche sul piano mentale.

Si tratta di Elisabetta Biggio, la professionista che da inizio stagione segue gli aspetti motivazionali della squadra (e nello staff c'è anche una dietista, Erica Rovai).

“Sono estremamente soddisfatta per questa esperienza – dice la dottoressa Biggio -. Al di là dei risultati la squadra sul piano mentale sta fornendo ottime risposte. E' stata fin dall'inizio, e per certi versi lo è ancora, una sfida che è partita e sta proseguendo con il piede giusto. Ho lavorato sul gruppo e anche sui singoli facendoli sentire parte del gruppo. Si sta costruendo una bella cosa”.

Ma il percorso è solo a metà. Da domani inizia la parte discendente della stagione, quella più importante. E se alla prima sconfitta la dottoressa Biggio disse alla squadra:”Prima sconfitta, via la paura” ora il consiglio è un altro “La regola adesso è mai pensare di essere arrivati – dice l'esperta -. Bisogna ragionare come se si fosse sempre all'inizio anche se è innegabile che questo gruppo ha fatto passi da gigante”.

Ed ecco il paragone della dottoressa Biggio:”All'inizio, mentalmente, la squadra ha iniziato il proprio percorso camminando, ora salta come un canguro. Può sembrare un paragone curioso, in realtà il riferimento agli animali non è mai casuale”.

Tra i vari aspetti curiosi di questa vicenda c'è il fatto che l'introduzione di una figura professionale simile in una società dilettantistica già di per sé sia una novità.

Ma c'è di più. Perchè Elisabetta Biggio ha rotto un tabù. Grazie alla collaborazione con Massimo Perego spesso a volentieri durante l'intervallo parla alla squadra prima degli accorgimenti tattici di Perego. “Lo so è una cosa particolare, ma con mister Perego esiste una collaborazione molto buona, so che non è da tutti una cosa del genere”.

Ecco, dunque, anche il “profilo psicologico” di Perego:”Una persona molto più avanti di quello che può sembrare in apparenza visto che non è uno di molte parole – dice la dottoressa Biggio -. La sua più grande qualità è che sa sorprendere restando però credibile. Non è da tutti”.

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