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CALCIO | 30 aprile 2014, 06:05

Entella, la carica del presidente Gozzi: "Ci prepariamo a vincere a Cremona”.

“Le sconfitte dell'Entella sono l'unica cosa che mi fanno perdere il sonno. Con la Pro Vercelli è stata una batosta, ma quella era domenica scorsa. Domenica prossima sarà un'altra storia. Arvedi, proprietario della Cremonese e nostro sponsor? Ci sentiamo per lavoro, ma non parliamo di calcio”. Oggi una delegazione biancoceleste sarà dal Papa.

Antonio Gozzi, presidente dell'Entella.

Antonio Gozzi, presidente dell'Entella.

Assicura che ad addormentarsi ci mette sempre pochissimo. Ma ad ogni regola esiste un'eccezione. E l'eccezione di Antonio Gozzi si chiama Entella. “Le sconfitte non mi fanno dormire, figuriamoci quella di domenica scorsa. A parte questo, però, guardiamo avanti: ci stiamo preparando a vincere a Cremona”.

La carica dell'Entella in vista dell'ultima gara di campionato, dunque, arriva dall'alto. “E' comprensibile che il morale in questo momento non sia al top – dice il presidente -. Ma la gara con la Pro Vercelli c'è stata domenica scorsa. Noi guardiamo a domenica prossima. Sarebbe stato bello festeggiare la Serie B in casa. Ma è andata così. Abbiamo sempre un punto di vantaggio: siamo primi e consapevoli che fare l'impresa a Cremona sia alla nostra portata”.

La squadra si prepara alla sfida di domenica a Piacenza. “Sono favorevole al ritiro. Non lo abbiamo mai fatto: è una situazione straordinaria all'interno di un contesto straordinario come lo è il traguardo che abbiamo. Sono stati i ragazzi a chiederlo e siamo stati d'accordo”.

Gozzi raggiungerà la squadra domani e resterà in ritiro fino a sabato. “La Serie B è il nostro obiettivo e se il presidente sta vicino al gruppo può portare il suo piccolo contributo”.

Poi ecco una riflessione sulla contestazione di domenica. “Io guardo l'aspetto positivo: quattromila persone sono sinonimo di calcio vero che Chiavari non hai mai avito. Dentro a questo quattromila c'è una frangia più calda. Alla fine di una gara così importante e con un risultato così deludente è normale che ci sia una discussione. Ci può stare anche qualche parola grossa. Però i nostri tifosi ci hanno anche regalato giornate straordinarie. Io sono andato a dire loro: venite tutti a Cremona, domenica andiamo a vincere”.

La gara di domenica ha un aspetto particolare in più. La famiglia Arvedi, proprietaria della Cremonese, sponsorizza l'Entella attraverso l'Arinox il cui nome compare anche sulla maglia biancoceleste. “Ci sentiamo per lavoro quotidianamente – ammette Gozzi -. Sono il presidente di Federacciai, abbiamo problemi aperti nel mondo della siderurgia. Però ci siamo dati un obbligo: parliamo solo di lavoro, altrimenti finiremmo per parlare solo di calcio. In vista di domenica è paradossale giocare contro il nostro sponsor. Però questo la dice lunga come l'Entella sia considerata da un marchio importante”.

Intanto oggi ecco l'incontro con il Papa. <Avrei voluto portarci la squadra – dice Gozzi -. Ci sono giocatori che sarebbero venuti volentieri, come ad esempio Cesar. Ci saranno, invece, Vittiglio e Rosso perchè sono stati i più sfortunati dell'anno con Di Tacchio. Sarà comunque un momento emozionate. Ringrazio il vescovo di Chiavari Tanasini per aver agevolato il nostro desiderio di incontrare il Papa. Gli racconteremo il legame che c'è tra la sua terra, l'Argentina, e l'Entella”. Va da sé che la battuta più ovvia in vista dell'incontro con il Pontefice abbia a che fare con la benedizione papale in vista della gara di Cremona. Ma Gozzi taglia corto.

“Noi vogliamo fortemente la Serie B, ma stiamo parlando di sport. E le benedizioni servono per cose più importanti”.

 

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