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CALCIO | 03 maggio 2014, 10:01

La settimana di Cremonese-Entella? Una corsa a chi la spara più grossa

Domani l'Entella ritenta l'aggancio alla Serie B. Per riuscirci bisogna vincere a Cremona. La settimana a Chiavari è stata contraddistinta dalle voci più disparate e anche esagerate. Ecco dove sta, secondo noi, la verità.

La settimana di Cremonese-Entella? Una corsa a chi la spara più grossa

Chiacchiere da bar. Così vengono definite le voci incontrollate che accompagnano le squadre di calcio. A Chiavari bar ce ne sono parecchi e di voci in settimana ne sono circolate tante. Ne sono uscite di tutti i tipi tanto che ad un certo punto veniva quasi da ridere e a pensare:”Vediamo la prossima che viene sparata quanto sarà più grossa di questa”.

Proprio così. La settimana che sta portando a Cremonese-Entella si conclude con una rassegna di voci incontrollate degne di un film di Totò.

Per carità, il modo di dire vox populi vox dei resta scritto nella roccia e, alla fine, un fondo di verità in tutto ciò che è saltato fuori c'è sicuramente. Ma l'aspetto curioso è come un sassolino nel giro di pochi giorni, passando di bocca in bocca, si sia trasformato in una vera e propria frana.

Ma che cosa si è detto nei carruggi di Chiavari? Di tutto e di più. Si è chiacchierato dello scarso impegno dei giocatori a San Marino in una partita molto alla portata, di litigi furiosi nello spogliatoio, di una squadra in difficoltà fisica, di giocatori che non vogliono andare in Serie B perchè sanno già che saranno tagliati in caso di promozione. Infine si è passati alle previsioni: da chi immagina una Cremonese molto arrendevole, a chi prevede che i grigiorossi saranno battaglieri al massimo. Il fatto che la Arinox (della famiglia Arvedi, proprietaria della Cremonese) sia anche sponsor dell'Entella non ha fatto altro che aumentare il fiato nei polmoni di quelli che sanno tutto, non hanno dubbi su nulla e hanno sempre la verità in tasca.

Il tutto senza dimenticare già le previsioni sulla prossima annata con indiscrezioni più o meno certe su chi parte e chi resta.

Le considerazioni finali, secondo noi, possono riassumersi così:

- se le cose non andranno come si spera sarà logico individuare nella gara di San Marino l'origine di tutti i mali

- è logico che in uno spogliatoio, se le cose non vanno, ci possa essere qualche momento di tensione in più (ma anche niente di più...)

- è sempre difficile individuare in una squadra che affronta un ciclo negativo quanto influisca la condizione fisica piuttosto che quella mentale. Perchè se la testa non è al top (e in questo momento potrebbe anche essere), le gambe possono essere allenate quanto si vuole, ma non girano come dovrebbero.

- la barzelletta dei giocatori che non fanno vita sana e tirano a non salire di categoria e decidono di tirarsi indietro è vecchia come il mondo quando i risultati iniziano a peggiorare. Per smentire questa diceria basti solo ricordare che un giocatore che vince il campionato ha un valore molto più alto di uno che lo perde. E che, anche se dovesse essere tagliato, troverebbe comunque mercato in vista della prossima stagione dove i posti di lavoro (perchè di tali si tratta) in Lega Pro diminuiranno.

- infine, sulla gara di domani, sarà partita vera. E se arriverà una vittoria sarà festa vera come la galoppata di una stagione che sarà (su questo ne siamo certi indipendentemente dal risultato finale) indimenticabile.

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